Come se non fossero già sufficienti le parole di Claudio Durigon, il sottosegretario leghista che ha proposto che il parco di Latina dedicato ai giudici Falcone e Borsellino torni ad essere intitolato ad Arnaldo Mussolini (leggi l’articolo), fratello del Duce, ci ha pensato un altro (ex?) esponente del partito di Matteo Salvini a spararla ancora più grossa, tirando addirittura in ballo il dittatore nazista Adolf Hitler.
Proprio commentando l’uscita di Durigon l’ex consigliere comunale di Colleferro Andrea Santucci (alle ultime elezioni si è presentato come capogruppo della Lega Colleferro e non ha mai dichiarato di esserne uscito) non solo si dice d’accordo col fatto che la piazza della cittadina laziale “torni al nome originale” ma va oltre, ma sostenendo che anche piazzale dei Partigiani a Roma Ostiense dovrebbe tornare a chiamarsi Piazzale Hitler, per “giustificare” la sua assurda posizione Santucci tira in ballo, ovviamente distorcendo il concetto, una sorta di cancel culture: “La storia non andrebbe cancellata o peggio coperta come fanno molti, trovo assolutamente corretto che quella piazza torni al nome originale. Se solo avessi il potere di farlo, anche Piazzale dei Partigiani a Roma Ostiense mi piacerebbe che tornasse a chiamarsi Piazzale A. Hitler. Mi hanno insegnato che la storia insegna e nel bene e nel male questa è la nostra storia, credo anche che per la cecità di alcuni, perdiamo moltissimo in termini di turismo nel voler nascondere”.
La stazione Ostiense fu realizzata nel 1938 per accogliere il dittatore tedesco e il viale che collegava la stazione con Porta San Paolo e il piazzale davanti alla stazione furono chiamati via A. Hitler e piazzale A. Hitler, ma ovviamente in seguito presero il nome di viale delle Cave Ardeatine e Piazzale dei Partigiani. E non c’è bisogno di spiegare il perché. Non contento l’ex consigliere continua così: “Prima delle dimissioni di Durigon si dovrebbero dimettere milioni di politicanti, giornalisti di parte e finti sostenitori di una democrazia malata. Viva la libertà di parola e opinione”.
LE REAZIONI. Immediata la reazione del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti: “Prima Mussolini, ora Hitler. Su questi temi non si scherza, anche perché tutto iniziò pure per colpa di sottovalutazioni. Caro Salvini il silenzio è complicità essere d’accordo è ancora peggio”. Dal leader del Carroccio nessuna risposta, a replicare è il coordinatore della Lega della provincia di Roma Sud Tony Bruognolo: “Andrea Santucci non è iscritto alla Lega e quindi non parla a nome del partito, né lo rappresenta in alcun modo. Qualsiasi tentativo di coinvolgere la Lega per alcune dichiarazioni di questa persona significa diffondere falsità e costituisce una grave strumentalizzazione politica: siamo pronti a difendere le nostre ragioni e ripristinare la verità nelle sedi appropriate”, e, per rispondere al presidente della regione fa riferimento alla vicenda dell’attacco hacker: “Nicola Zingaretti è ancora distratto dall’attacco hacker al sito regionale. Se leggesse le agenzie stampa scoprirebbe che la vicenda di Andrea Santucci è già stata chiarita. Strumentalizzare le dichiarazioni di persone che non rappresentano la Lega è un pessimo segnale: restano i problemi di sicurezza informatica per i cittadini del Lazio e un governatore che nasconde la polvere sotto al tappeto e colleziona figuracce”.
In ogni caso, il consigliere Santucci si è presentato alle elezioni comunali di Colleferro del 2020 nella lista della Lega e il sindaco della cittadina alle porte di Roma Pierluigi Sanna così commenta – con evidente imbarazzo – la vicenda: “Avrei voluto evitare di commentare il fatto, per pudore. – scrive sulla sua pagina Facebook – Ora qualcuno capirà perché la sera della mia seconda vittoria, dal palco, esultai anche per la mancata rielezione del soggetto in questione. Dichiarazioni del genere sono di una gravità inaudita e meritano una condanna fermissima: di questo si occuperanno, oltre a me, il consiglio comunale e le autorità competenti, è inaccettabile che un ‘dirigente politico’ faccia tali affermazioni ed altrettanto inaccettabile che esponga tutta la comunità al pubblico ludibrio nazionale”.
Nettissima anche la presa di posizione della sindaca di Roma Virginia Raggi: “è inaccettabile e vergognosa la proposta di un ex consigliere leghista di intitolare piazzale dei Partigiani ad Adolf Hitler. Roma è una città orgogliosamente antifascista. Non permetteremo mai una follia del genere”.