Omicidio Desirée, tre fermi a Roma. Si tratta di due senegalesi e un nigeriano. La Polizia cerca il quarto complice. La mamma: “Non accada più”. Salvini: “Sono bestie”

I due senegalesi, insieme ad altri complici, avrebbero drogato, violentato e ucciso Desirée

La Polizia di Stato ha eseguito nella notte un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Roma nei confronti di un 26enne e di un 43enne, entrambi senegalesi, irregolari sul territorio italiano, e di un 40enne nigeriano. Sono tutti ritenuti responsabili, in concorso con altri complici non ancora identificati, dei reati di violenza sessuale di gruppo, cessione di stupefacenti e omicidio volontario, commessi nei confronti della 16enne di Cisterna di Latina, Desirée Mariottini, trovata morta il 19 ottobre in uno stabile occupato di via Lucani. Tutti e tre i fermati hanno precedenti per spaccio di droga.

Il fermo di Mamadou Gara e Brian Minteh, questi i nomi dei due senegalesi, è stato disposto a seguito delle attività investigative svolte dagli agenti della squadra Mobile di Roma e del commissariato San Lorenzo, coordinate dai magistrati del Gruppo violenze della Procura della Repubblica di Roma. I riscontri compiuti, ha fatto sapere una nota della Polizia, “hanno permesso di accertare che i fermati, in concorso con altri soggetti in via di identificazione, nel pomeriggio del 18 ottobre scorso hanno somministrato sostanze stupefacenti alla minore in modo da ridurla in stato di incoscienza e ne hanno abusato sessualmente, così cagionandone la morte avvenuta nella notte del 19 ottobre”.

Un terzo uomo, un 40enne nigeriano, è stato rintracciato e accompagnato in Questura intorno alle 10 di questa mattina dove è stato sentito a lungo dagli inquirenti. Il capo della Mobile, Luigi Silipo, ha detto a SkyTg24 che “ci sono indagini in corso” e che il provvedimento di fermo dei due senegalesi dovrà “essere sottoposto a convalida da parte del gip”. I due fermi, si è limitato a riferire Silipo riguardo la posizione dei due senegalesi, sono stati possibili grazie a “acquisizioni testimoniali” e ad una “intensa attività investigativa”.

“Io oggi sono felice, perché tre bestie che hanno stuprato una ragazza sono state prese, e la quarta verrà presa nei prossimi minuti” ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, commentando gli sviluppi dell’indagine sull’omicidio di Desirée. “Ora voglio giustizia per Desirée, voglio che questa tragedia non accada ad altre ragazze” ha detto, invece, Barbara Mariottini, la mamma di Desirée.

Il senegalese Mamadou Gara, uno dei due fermati di questa notte, aveva un permesso di soggiorno per richiesta d’asilo scaduto ed era stato già raggiunto da un provvedimento di espulsione emesso il 30 ottobre 2017. L’uomo, in seguito al provvedimento, si era reso irreperibile.