Ondata di controlli dei Nas in ristoranti, bar e locali notturni. Quasi 1.900 ispezioni in una settimana. Sanzionate 351 violazioni delle norme anti-Covid

Nell’ambito dell’emergenza sanitaria, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, che sovrintende ai Nas, ha rafforzato i controlli per prevenire la diffusione del Coronavirus nelle strutture di ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande. Gli interventi, spiega una nota dell’Arma, sono stati eseguiti dai 38 Nuclei antisofisticazione e sanità, in stretta collaborazione con i reparti territoriali dei carabinieri, presso 1.898 tra ristoranti, pizzerie, trattorie, fast-food, pub, birrerie e bar. Le ispezioni, in particolare, hanno interessato i locali collocati in aree ad elevata frequentazione giovanile e ricreativa, specie in orari serali e notturni.

“Il servizio straordinario – fa sapere lo stesso Comando -, nella sua prima settimana di esecuzione, ha consentito di fornire una preliminare valutazione circa l’attuale livello di osservanza delle misure di contenimento da parte degli esercizi aperti al pubblico: nel corso dei controlli sono state contestate 351 violazioni alle citate disposizioni, con particolare riferimento al mancato uso delle mascherine di protezione facciale (43%) e nell’assenza di informazioni e cartellonistica relativa alle cautele da adottare da parte della clientela (13%). Ulteriori violazioni hanno interessato nel 9% la distanza insufficiente fra tavoli, nel 9% il mancato distanziamento sociale tra le persone, nell’8% l’assenza di prodotti igienizzanti all’interno o all’ingresso dei locali nonché l’omessa attuazione delle corrette e periodiche procedure di pulizia e sanificazione degli ambienti (3%)”.

Ulteriori inosservanze, pari al 15%, hanno riguardato altri obblighi previsti “sia da normative nazionali che regionali e locali, oggetto di autonome ordinanze, relative ad esempio alla segnaletica orizzontale sui percorsi da seguire, omessa registrazione avventori e la misurazione della temperatura corporea. Contestualmente, sono state oggetto di controllo anche le fasi di preparazione, detenzione e vendita di alimenti con contestazione di 30 sanzioni penali e 310 amministrative per violazioni alle norme igienico-sanitarie che hanno altresì determinato il sequestro di kg. 4.077 di alimenti irregolari, per un valore di 59.000 euro, e la chiusura/sospensione dell’attività di 49 locali / strutture”.