Onu in stallo, veto Usa alla risoluzione sulla guerra in Medio Oriente

Il Consiglio di sicurezza dell’Onu si è arreso davanti al veto degli Stati Uniti che hanno affossato la risoluzione di condanna per quanto sta accadendo in Medio Oriente.

Onu in stallo, veto Usa alla risoluzione sulla guerra in Medio Oriente

Dopo tre giorni di accese discussioni per limare le distanze così da approvare una risoluzione di condanna per quanto sta accadendo tra Hamas e Israele, il Consiglio di sicurezza dell’Onu si arrende davanti al veto degli Stati Uniti che hanno affossato la proposta. Al termine di una riunione ad alta tensione, il testo ha ottenuto 12 voti a favore, l’astensione di Russia e Gran Bretagna e il secco ‘no’ degli Usa che ha definitivamente chiuso a ogni possibile accordo. Il testo, preparato dal Brasile di Luiz Inácio Lula da Silva, sembrava destinato a mettere tutti d’accordo perché, a differenza della risoluzione presentata dalla Russia di Vladimir Putin e bocciata lunedì che non faceva alcuna menzione al gruppo terroristico palestinese, partiva dalla sacrosanta premessa di una “condanna inequivocabile degli atroci attacchi terroristici di Hamas”.

Il Consiglio di sicurezza dell’Onu si è arreso davanti al veto degli Stati Uniti che hanno affossato la risoluzione di condanna per quanto sta accadendo in Medio Oriente

Inoltre chiedeva ai due contendenti di effettuare “pause umanitarie” per consentire l’accesso degli aiuti umanitari alla Striscia di Gaza e anche “il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi” detenuti illegalmente dai terroristi. Insomma punti all’apparenza ben digeribili da tutti. Il problema, stando a quanto trapela, è che la risoluzione brasiliana sollecitava Israele, seppur senza mai nominare il Paese di Benyamin Netanyahu, a “revocare l’ordine di evacuazione delle aree nel nord di Gaza e di trasferirsi nella zona meridionale della Striscia” che lo stesso Onu nei giorni scorsi ha definito come “un probabile crimine di guerra”.

La Casa Bianca si è messa di traverso perché l’atto bloccherebbe i futuri tentativi di mediazione

Una bocciatura che ancora una volta dimostra il fallimento delle Nazioni Unite che appaiono sempre più in difficoltà nel poter svolgere il proprio ruolo. Così davanti alle facce perplesse dei colleghi, a spiegare cosa non ha convinto gli Stati Uniti è stata l’ambasciatrice americana all’Onu, Linda Thomas-Greenfield (nella foto), secondo cui “il viaggio del presidente Joe Biden nella regione è una chiara dimostrazione che gli Usa sono impegnati al livello più alto” sul conflitto mediorientale “per arrivare al rilascio degli ostaggi, per evitare che il conflitto si allarghi e per ribadire il bisogno di proteggere i civili”. Poi la stessa ha affermato che gli Usa “sono delusi che questa bozza non menzioni il diritto di Israele a difendersi”, aggiungendo che ora non è il tempo delle risoluzioni ma è tempo di “lasciare lavorare la diplomazia”.