Un altro passo avanti verso la modernizzazione profonda del Paese. Sia e Nexi vanno a nozze e in Italia nasce un campione nazionale dei pagamenti digitali, dal valore di oltre 15 miliardi di euro e in grado di competere a livello internazionale. Un’operazione che oltre all’aspetto finanziario farà nascere un’importante infrastruttura che accompagnerà il progetto del Governo di spinta all’innovazione e di riduzione dell’evasione fiscale, attraverso il maggiore utilizzo di bancomat e carte di credito. Sia, la società che realizza e gestisce infrastrutture e servizi tecnologici per sistemi di pagamento è controllata dalla Cdp attraverso Cdp Equity, e Nexi, di fatto la ex CartaSì quotata in Borsa (è tra le prime 40 società per capitalizzazione di Piazza Affari) fa capo ai fondi Bain, Avent e Clessidra.
L’OPERAZIONE. Nexi varerà un aumento di capitale riservato ai soci Sia, attraverso il quale Cdp Equity diventerà primo azionista con una quota del 25%. I fondi avranno quindi una quota del 23% e IntesaSanpaolo del 7%. Oltre il 40% del capitale resta flottante sul mercato, caratterizzando così la società come una public company. Pertanto c’è da scommettere che la nuova Nexi sarà uno strumento importante accelerare il piano per la transizione digitale del Paese dal quale il Governo si attende benefici per imprese, per la Pubblica amministrazione e per cittadini. Piano nel quale le società che gestiscono carte e infrastrutture sono chiamate ad avere un ruolo, attraverso la riduzione delle commissioni per gli esercenti e una compartecipazione al cashback, cioè alla progetto di restituzione ai clienti di una quota della spesa effettuata in modo digitale.
A guidare il gruppo saranno gli attuali presidente e Ad di Nexi, Michaela Castelli e Paolo Bertoluzzo (nella foto). “È stato compiuto un nuovo passo per accelerare il processo di digitalizzazione del nostro Paese. Con la fusione tra Sia e Nexi, realizzata grazie al ruolo di investitore di lungo periodo di Cdp, è nato un campione europeo dei pagamenti digitali a trazione italiana”, ha scritto il premier Giuseppe Conte. L’operazione, alla quale la Cdp guidata da Fabrizio Palermo ha lavorato intensamente, è stata saluta come strategica pure dal ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. Il neo gruppo si colloca tra i dieci maggiori titoli quotati a Milano, appena dietro a big come Enel, Intesa Sanpaolo, Fca, Eni e Unicredit.