Dopo le gigantesche proteste studentesche in oltre trenta atenei statunitensi e la conseguente repressione delle autorità, la Sonoma State University (Ssu) in California, una scuola di arti liberali parte della California State University Network nonché il più grande sistema universitario pubblico degli Stati Uniti, rompe un tabù e si schiera con gli attivisti pro Palestina. Si tratta della prima istituzione accademica americana che ha annunciato il boicottaggio accademico di Israele, come parte di un accordo raggiunto con gli studenti per sgomberare la tendopoli di protesta filo-palestinese nel campus.
Palestina, la Sonoma State University in California si schiera con gli studenti
A darne notizia è la radio locale Ksro, ripresa dal quotidiano israeliano Haaretz e da altri media. Stando a quanto raccontato da giornali e radio, il presidente della Sonoma State University, Mike Lee, ha accettato diverse richieste dei manifestanti pro-palestinesi. In particolare ha pubblicato una lettera in cui chiede un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, condannando tutti gli atti di genocidio e pulizia etnica, insieme al razzismo e all’antisemitismo.
Inoltre l’ateneo ha fatto sapere che riesaminerà tutti i suoi investimenti, assicurando che non parteciperà ad alcun programma di studio all’estero con Israele. Poi, al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica, il presidente dell’ateneo ha annunciato anche che comincerà a insegnare “studi palestinesi” a partire dal prossimo autunno. L’università si è impegnata a creare una strategia di investimento che “includa alternative etiche” agli investimenti in Israele e creerà un Consiglio consultivo degli studenti per la giustizia in Palestina per sovrintendere a tutti gli accordi raggiunti.