Parigi alla carica sui migranti e Madrid picchia duro sul decreto precari della Meloni

"Meloni fa tanta demagogia sull'immigrazione clandestina: la sua politica è ingiusta, disumana e inefficace".

Parigi alla carica sui migranti e Madrid picchia duro sul decreto precari della Meloni

“L’estrema destra francese prende per modello l’estrema destra italiana. Si deve denunciare la loro incompetenza e la loro impotenza. Meloni fa tanta demagogia sull’immigrazione clandestina: la sua politica è ingiusta, disumana e inefficace”. È quanto ha detto il capo del partito di Emmanuel Macron, Renaissance, Stéphane Séjourné, citato da Le Figaro in un articolo sulla crisi tra Italia e Francia, innescata dalle recenti dichiarazioni del ministro Darmanin, dal titolo “Nonostante le loro differenze, Meloni agitata come uno spauracchio anti-Le Pen dal governo”.

“Meloni fa tanta demagogia sull’immigrazione clandestina: la sua politica è ingiusta, disumana e inefficace”

Il portavoce del governo francese, Olivier Véran, ha tentato, questa mattina, di spegnere le polemiche tra i due Paesi assicurando che nelle parole del ministro dell’Interno francese “non c’era nessuna volontà di ostracizzare l’Italia in alcun modo e voglio rassicurare gli italiani che ci guardano”. Véran, ai microfoni di CNews, ha aggiunto di non volerne fare “una polemica politica” e ribadito la volontà da parte di Parigi di continuare “a lavorare con gli italiani”. Ieri, in serata, era intervenuta anche la premier francese Elisabeth Borne, auspicando “un dialogo pacifico” con l’Italia.

La replica da Palazzo Chigi: “Si utilizza la politica degli altri governi per regolare i conti interni”

“Non è l’ideale usare noi per conti interni però ognuno fa le scelte che vuole fare” la risposta del premier Meloni da Praga dove impegnata in un bilaterale. “Io credo – ha aggiunto – che si utilizzi la politica degli altri governi per regolare i conti interni. Non mi sembra una cosa ideale sul piano della politica e del galateo, però ognuno fa le scelte che vuole fare”.

“Immagino che vedrò Macron nei prossimi giorni”, ha aggiunto il premier Meloni riferendosi al G7 e al Consiglio d’Europa, “le occasioni saranno molte. Non mi risulta che ci siano problemi bilaterali tra Italia e Francia. Queste dichiarazioni così aggressive a favore di telecamera mi pare parlino all’opinione pubblica francese, non sono preoccupata da queste critiche”.

Tajani: “Noi non abbiamo nessuna voglia di interrompere le relazioni con la Francia”

“Le parole pronunciate dal portavoce del governo francese vanno nella direzione di chi ha compreso di aver commesso un errore grave, di aver offeso il governo italiano”, ha detto a Rai News 24 il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, commentando le parole di Véran. “Non siamo un governo di estrema destra – sottolinea Tajani -. Alcuni toni si possono risparmiare e mi auguro che siano solo le parole di un ministro in campagna elettorale. Noi non abbiamo nessuna voglia di interrompere le relazioni con la Francia. Ci sono atteggiamenti che non possono essere accettati. Non posso permettere che la mia nazione venga offesa; mi auguro che si possa concludere presto questa polemica e le parole del portavoce del governo francese vanno nella direzione giusta”.

Madrid picchia duro sul decreto precari varato dal governo italiano

Bordate contro il governo Meloni arrivano anche dalla Spagna dove la vicepremier e ministra del Lavoro nel governo socialista di Pedro Sánchez, Yolanda Díaz, ha commentato che con l’ultimo decreto sul lavoro l’esecutivo italiano ha mostrato di voler “governare contro lavoratori e lavoratrici”, per “tornare” al modello dei “contratti spazzatura”. In Italia, ha aggiunto Díaz, “è stato fatto qualcosa di ancora peggiore”, e cioè “l’abolizione del reddito di cittadinanza”. “È quello che volete fare anche voi”, ha aggiunto la vicepremier rivolgendosi alla deputata di Vox, Inés Cañizares, “anche se qui non arriverete mai al governo”.