Partito Democratico e Forza Italia aggrappati alla responsabilità. Tentativo comune di ergersi a baluardo salva-Ue

Diversi nel linguaggio e in buona parte degli obiettivi, separati soprattutto dai valori, ma con un messaggio comune lanciato agli elettori: votare in maniera responsabile per forze responsabili. Per cercare di sbarrare il passo al Movimento5Stelle ma soprattutto per porre un freno allo strapotere sovranista della Lega, sia il Partito democratico che la Lega si sono riuniti a Milano per chiudere la campagna elettorale delle europee. I dem hanno raccolto il loro popolo a piazza Sempione, dove il segretario Nicola Zingaretti si è presentato insieme ai suoi candidati, a Paolo Gentiloni, al sindaco Giuseppe Sala e al candidato del Pse alla presidenza della Commissione Europea, Frans Timmermans.

Quella di domani è una partita importante per i dem. Un tentativo per rialzare la testa dopo il colpo durissimo incassato il 4 marzo dell’anno scorso. “A chi ci diceva scioglietevi perché avete perso, noi diciamo: no, noi combattiamo”, ha sostenuto Zingaretti cercando di ridare energia ai suoi sostenitori. Un invito alla mobilitazione, all’unità delle forze democratiche e antifasciste: “Il Pd sia unito per combattere perché gli avversari sono dall’altra parte”. E poi soprattutto l’appello alla responsabilità, a un voto per dire addio all’esperienza gialloverde, a una scelta che renda più forte l’Unione Europea e la metta in sicurezza da chi vorrebbe disgregarla. “Non siamo mai stati così soli – ha aggiunto Gentiloni – e dispiace che l’Italia di Altiero Spinelli, della costruzione europea, di Alcide De Gasperi, di Aldo Moro, di Giorgio Napolitano, sia ridotta a non avere alleati ed avere come unico alleato l’Ungheria di Orban”.

La stessa chiusura della campagna elettorale ha mostrato invece in maniera cruda le enormi difficoltà in cui si trova Forza Italia, che scalpita per tornare al voto e risollevarsi con un Governo insieme a Matteo Salvini e Giorgia Meloni, ma che annaspa trovandosi di fatto privata dell’energia e del carisma di un tempo del suo leader Silvio Berlusconi. Proprio il Cav ha cercato di dare un’immagine diversa del partito, ricorrendo all’istrionismo, con un cartellino rosso per l’esecutivo Lega-M5S estratto dal taschino durante “Pomeriggio Cinque”. Ma ad affrontare una piazza e parlare a quella che un tempo era una folla adorante non ce l’ha fatta.

A Milano la chiusura della campagna elettorale è stata un appuntamento quasi per pochi intimi. “Forza Italia è un partito resiliente che ha fatto una grande campagna elettorale in questo frangente difficile. I nostri dirigenti non si sono risparmiati e Berlusconi è stato un leone. Votando Forza Italia si dà un avviso di sfratto a questo governo”, ha dichiarato Mariastella Gelmini. Ma non è mancata neppure la gaffe. La conferenza stampa del partito responsabile è stata infatti organizzata in piazza Duomo 21, nei locali dove aveva uno studio Benito Mussolini.