Solo a sentir parlare di patrimoniale, cara alla Cgil e ad alcuni partiti di opposizione, come Alleanza Verdi e Sinistra, il governo scatta come una molla. “Con noi mai”, dicono all’unisono le destre. Ma in realtà se si mettono insieme alcuni dati – pressione fiscale alle stelle, dunque tre anni di aumenti delle tasse, salari al palo, carovita, sanità pubblica sottofinanziata, accise sui carburanti, misure a svantaggio degli affittuari – si può dire che le destre hanno inflitto agli italiani, soprattutto ai più fragili, diverse patrimoniali occulte. Altro che propaganda.
Le destre hanno finora continuato a spremere lavoratori dipendenti e pensionati e a strozzare il sistema produttivo italiano con zero politiche sugli investimenti e con una sforbiciata massiccia agli incentivi. Non si spiega altrimenti una pressione fiscale che con la cura Meloni è arrivata alle stelle e che ha toccato livelli record: mai così alta negli ultimi dieci anni. Dal 2022 – arrivo delle destre a Palazzo Chigi – le entrate totali e la pressione fiscale sono aumentate di 1 punto e 1,3 punti percentuali di Pil. Quest’anno siamo arrivati a 42,8% a fronte del 42,5 del 2024.
Le patrimoniali occulte delle destre
È lungo l’elenco delle tasse che il governo Meloni in tre anni ha aumentato. Il M5S le ha raccolte in un libro. Dall’aumento delle accise sul gasolio – mentre è stata tradita la promessa di abolire quelle sulla benzina – a quello sui prodotti dell’infanzia (pannolini e latte in polvere) e assorbenti. Dall’innalzamento della cedolare secca sugli affitti brevi all’inasprimento delle accise sulle sigarette. Per non parlare del fiscal drag. In questi ultimi tre anni dipendenti e pensionati hanno pagato più di 25 miliardi di tasse che non dovevano pagare, semplicemente perché c’è il meccanismo del drenaggio fiscale. E questo mentre i salari restano al palo. Le retribuzioni reali risultano inferiori di quasi nove punti rispetto al 2021.
Prezzi degli alimentari alle stelle
A proposito di carovita, urla vendetta l’impennata dei prezzi alimentari. Dal 2021 a oggi – dati Istat di ieri – sono schizzati di quasi il 25%, 8 punti percentuali in più rispetto all’inflazione. Gli incrementi dei listini hanno un impatto rilevante, spiega l’istituto nazionale di statistica, sul potere di acquisto delle famiglie, soprattutto quelle a più basso reddito in considerazione della maggiore quota dei beni alimentari rispetto al totale dei consumi. Misure come il carrello tricolore, messe a suo tempo in campo dal ministro Adolfo Urso, si sono rivelate inefficaci, se non ai limiti del ridicolo.
Sanità pubblica a pezzi
Poi ci sono i dati drammatici sulla sanità con i mancati finanziamenti del governo Meloni, in barba a quanto va dicendo la premier su stanziamenti record. Curarsi attraverso il Sistema sanitario nazionale è diventata una missione impossibile. Dunque o le famiglie si rivolgono al privato oppure rinunciano del tutto a curarsi. La Corte dei Conti ha spiegato che l’aumento delle risorse previsto dalla Manovra non è sufficiente a rispondere alle criticità del settore. Anche perché si parla di un definanziamento rispetto al Pil che porterà la quota al 5,92% nel 2028.
L’ultimo allarme è stato quello lanciato dall’Istat, che ha parlato di “gravi criticità sull’accesso alle cure e sul ricambio del personale”. Inoltre, cresce la spesa privata delle famiglie, che è salita quest’anno a 41,3 miliardi. L’altra questione è quella relativa alla rinuncia alle cure: nel 2024 un italiano su dieci non ha fatto esami o visite per le liste di attesa, per le difficoltà economiche o per quelle logistiche. Per un totale di 5,8 milioni di persone che hanno rinunciato alle cure, contro i 4,5 dell’anno precedente.
Affittuari penalizzati
La Manovra peraltro modifica l’Isee e introduce alcune misure che agevolano i proprietari di casa, laddove – sempre dati Istat – l’incidenza della povertà assoluta è maggiore tra quanti devono pagare l’affitto.
“Di fronte a questi dati un governo serio si preoccuperebbe di trovare risorse per gli stipendi e per ridurre i costi dell’energia. Invece, sono notizie di queste ore, litiga sulle rottamazioni e accusa l’opposizione di volere la patrimoniale facendo finta di non sapere che è questa Manovra che sta imponendo al ceto medio tante ‘patrimoniali’ che erodono gli stipendi e il potere d’acquisto delle famiglie. E nel frattempo Giorgetti gioca a fare la vittima descrivendosi massacrato dalle polemiche per evitare di assumersi alcuna responsabilità, scrivendo una manovra vuota e di pura sopravvivenza”, ha commentato il presidente dei senatori del Pd, Francesco Boccia.