Patto di stabilità, la schizofrenia delle destre in Ue: dopo l’astensione al Parlamento, approvano la riforma in Consiglio

Via libera del Consiglio Ue alla riforma del Patto di stabilità, con il voto a favore anche del governo italiano.

Patto di stabilità, la schizofrenia delle destre in Ue: dopo l’astensione al Parlamento, approvano la riforma in Consiglio

Il nuovo Patto di stabilità ha ricevuto il via libera dagli Stati membri Ue. Con il voto favorevole anche del governo italiano, contrariamente a quanto fatto dai partiti che lo sostengono in occasione del voto al Parlamento europeo, dimostrando la schizofrenia delle destre sul tema con una netta divisione tra la volontà del governo e quella della maggioranza. Confermando le visioni diverse tra il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e i partiti che fanno parte del governo in Italia, ovvero Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia.

I ministri europei riuniti al Consiglio Agricoltura a Lussemburgo hanno adottato la proposta di riforma composta da tre atti legislativi senza discussione. Il pacchetto viene quindi confermato con la sola astensione del Belgio, presidente di turno dell’Ue, sul regolamento relativo al coordinamento efficace delle politiche economiche. 

Anche l’Italia dà il via libera alla riforma del Patto di stabilità

Nessun Paese dei 27 si è quindi opposto alla nuova governance di bilancio. Dunque anche l’Italia ha votato a favore all’unico testo del pacchetto sul quale era necessaria l’unanimità. Alla riunione per l’Italia non ha partecipato il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ma il sottosegretario Luigi D’Eramo.

Va all’attacco del governo il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte: “Oggi il Governo Meloni aveva la possibilità di fermare in Europa tagli da 13 miliardi l’anno a danno dell’Italia con un voto. Si riunivano i Ministri dell’agricoltura, toccava a loro. Lollobrigida aveva la possibilità di votare da “patriota” ma evidentemente è più bravo a fermare i treni che a stoppare un Patto sciagurato per l’Italia. Non si è nemmeno presentato all’incontro e ha inviato un sottosegretario”. 

Conte prosegue: “Il Governo Meloni ha detto sì: all’austerità, alle manovre lacrime e sangue sulla pelle degli italiani, con nuove tasse o tagli su sanità e diritti. “Con Giorgia l’Italia cambia l’Europa”…in peggio”.