“Considerata la maggior trasmissibilità della variante inglese e considerato l’andamento in altri paesi interessati precocemente dalla diffusione della variante, è prevedibile che questa nelle prossime settimane diventi dominante nello scenario italiano ed europeo. Nel contesto italiano in cui la vaccinazione delle categorie di popolazione più fragile sta procedendo rapidamente ma non ha ancora raggiunto coperture sufficienti, la diffusione di varianti a maggiore trasmissibilità può avere un impatto rilevante se non vengono adottate misure di mitigazione adeguate”.
Sono queste le indicazioni che gli esperti del Comitato tecnico scientifico e dell’Istituto superiore di Sanità hanno dato venerdì scorso al premier, Mario Draghi e al ministro della Salute, Roberto Speranza. La valutazione, sfociata nella proroga dello stop all’apertura degli impianti sciistici fino al 5 marzo (leggi l’articolo), è arrivata nel corso della riunione in cui il Cts ha analizzato gli ultimi dati sull’andamento dell’epidemia e preso atto dello studio dell’Iss sulla diffusione delle varianti del Covid-19 in Italia. Dalla relazione del Cts emerge, inoltre, che l’indagine rapida condotta nei giorni scorsi ha evidenziato una diffusione della variante che sfiora già il 20% dei casi totali.
“Nell’attuale scenario europeo e nazionale caratterizzato dalla emergenza di diverse varianti – scrivono ancora gli esperti – è necessario continuare a monitorizzare con grande attenzione, in coerenza con le raccomandazioni nazionali e internazionali e con le indicazioni ministeriali, la circolazione delle diverse varianti del virus SARS-CoV-2. Considerata la circolazione nelle diverse aree del Paese, si raccomanda d’intervenire al fine di contenere e rallentare la diffusione della variante VOC 202012/0, rafforzando/innalzando le misure in tutto il Paese e modulandole ulteriormente laddove più elevata è la circolazione, inibendo in ogni caso ulteriori rilasci delle attuali misure in atto”.
“L’incidenza dell’epidemia – aggiungono dall’Iss – risulta nuovamente in crescita, con un impatto sostenuto sui sistemi sanitari”. E l’incremento dell’incidenza dovuta alle varianti “potrebbe prefigurare scenari con un nuovo rapido aumento diffuso nel numero di casi nelle prossime settimane”. Di qui, è la conclusione, la necessità della “rigorosa osservanza, rafforzamento e incremento”.
Dunque, sempre secondo l’Iss, per contenere e attenuare l’impatto “sulla circolazione e sui servizi sanitari” è essenziale “rafforzare/innalzare le misure di mitigazione in tutto il Paese per contenere e ridurre la diffusione del virus SarsCoV-2 mantenendo o riportando rapidamente i valori di Rt inferiore a 1 e l’incidenza a valori in grado di garantire la possibilità del sistematico tracciamento di tutti i casi”.