Per il Diavolo i conti sono in rosso

di Andrea Montanari per Milano Finanza

E’ un Milan più in rosso che in nero quello che domani chiamerà a raccolta i propri azionisti (pochissimi piccoli azionisti che affiancano storicamente la holding Fininvest che detiene oltre il 99%) per approvare i conti del 2013.
Perché domani pomeriggio i vertici del club, ovvero Barbara Berlusconi e Adriano Galliani chiederanno il voto favorevole a un documento contabile che presenterà una perdita, a livello consolidato, vicina ai 15 milioni, più alta rispetto al dato atteso finora dal mercato (7-8 milioni).

Ma quel che preoccupa di più sono le aspettative per l’esercizio in corso che si chiuderà, secondo le fondi di mercato interpellate da milanofinanza.it, con un rosso decisamente superiore a quello dello scorso anno. E anche se la cifra attualmente non è quantificabile c’è chi ipotizza che possa essere di diverse decine di milioni. Un dato elevato ma lontano dai buchi del 2011 (-67,3 milioni) e del 2010 (-69,7 milioni).

A pesare sui conti del 2014, oltre ai possibili minori introiti relativi ai diritti televisivi per la partecipazione alla Champions League (valgono tra 25 e 30 milioni), saranno anche i costi per le nuove politiche di marketing volute e attuate da Barbara Berlusconi e anche le spese di gestione per la nuova sede del club rossonero, al Portello di Milano.

E’ inevitabile che, come già anticipato da MF-Milano Finanza, l’azionista Fininvest intervenga nei prossimi mesi per coprire le perdite del Milan mettendo a disposizione una somma che può arrivare anche a 45-50 milioni.  Anche se va detto che l’iniezione di liquidità dalla holding di via Paleocapa dipenderà in maniera significativa dalle politiche di mercato e  commerciali che il club intenderà attuare in questi mesi.

E se i manager della squadra dovessero decidere di privarsi di qualche stella della rosa, in particolare Mario Balotelli, tutt’oggi il pezzo pregiato del club, i numeri di bilancio dovrebbero cambiare decisamente e virare al positivo, permettendo così a Fininvest di intervenire in maniera limitata.