Per lo shopping di Natale il contagio è autorizzato. Se si subordina la tutela della salute agli interessi di bottega si rischia la terza ondata della pandemia

Iniziamo da un titolo di Repubblica: “Tregua di Natale sulle chiusure: dieci giorni di shopping”. L’articolo fa riferimento ad un ancora fantomatico “piano del governo” per far riprendere i consumi. Non sappiamo quale sia la fonte del collega, ma in ogni caso possiamo dire che sarebbe, se fosse vera, comunque una idea bislacca, anzi di più, criminale. E vediamo perché. Il virus, al contrario delle corbellate sparate da “virologi” come Alberto Zangrillo (nella foto), medico di Berlusconi, che da buon negazionista ha detto che era stato abbattuto questa estate preoccupa la recente esternazione di Andrea Crisanti che negazionista non è.

A parte un sonoro “chissene” per quanto riguarda l’evento epocale della mancata vaccinazione del Crisanti il punto è che questi personaggi inducono confusione nella pubblica opinione ed anzi -ancor peggio- la inducono in errore. E ancor più grave nel caso di Crisanti che gode di autorevolezza. Invece di ringraziare gli dei tutti per la tanto attesa scoperta, questi no vax, intimi dei no mask, stanno avvelenando i social con le loro scemenze pantagrueliche che – come dice anche la brava giornalista e biologa di Quark, Barbara Gallavotti – hanno radici scientifiche nella demenza.

Ricordiamo pure che dopo aver “piegato” – come dice il ministro Speranza – la curva a giugno ci siamo mangiati tutto il vantaggio sugli altri, peraltro pagato a durissimo prezzo con il lockdown di marzo. Ed adesso, non paghi dello sconsiderato disastro estivo con un “liberi tutti” del tutto fuori luogo, ci stiamo ricascando per far fare il bottino di Natale ai commercianti che sì sono in difficoltà, nessuno lo nega, ma neppure dice dei soldi a palate che facevano prima. Diciamo che nel dare/avere ci possono pure stare, ecco. Ed invece, come al solito, si mette davanti alla Salute Pubblica tutelata peraltro dalla Costituzione e dal buon senso, gli interessi di bottega che mirano solo avidamente a vendere tutto il possibile per Natale.

E sapete cosa succederebbe con un altro “via libera” sotto le prossime feste? Il disastro completo causa la concomitanza dell’influenza annuale. Esplosione iperesponenziale dei contagi, dei ricoveri e delle vittime. E sarebbe troppo tardi per tornare indietro a costo di migliaia di vite umane. Lo shopping, il dio di questi tempi stupidi e assurdi, sarà un dio vorace per rallegrare gli avidi che ci faranno i soldi a danno di noi tutti.