Perdite oltre il 30% del capitale. Mps nella black list Consob. Stretta sulla banca senese dall’autorità di vigilanza. Nonostante l’ultima trimestrale positiva

Nel giorno in cui Mps annuncia la chiusura del primo trimestre con il miglior risultato operativo lordo la brutta notizia arriva dalla Consob.

Perdite oltre il 30% del capitale. Mps nella black list Consob. Stretta sulla banca senese dall’autorità di vigilanza. Nonostante l’ultima trimestrale positiva

Nel giorno in cui Monte dei Paschi di Siena annuncia la chiusura del primo trimestre dell’anno con il miglior risultato operativo lordo (a 283 milioni di euro) e netto (a 203) degli ultimi tre anni con un utile di 119 milioni, la brutta notizia arriva dalla Consob che ha spostato dalla grey alla black list della Consob l’istituto di credito di Rocca Salimbeni. Tradotto, Mps dovrà comunicare mensilmente aggiornamenti sulla situazione di capitale e sulle misure – rafforzamento patrimoniale o aggregazione – a cui sta lavorando per mettersi in sicurezza.

“Si precisa che tali informazioni, su richiesta della Consob, verranno diffuse mensilmente e contestualmente alla diffusione delle informazioni finanziarie periodiche previste dalla normativa regolamentare vigente”, ha comunicato Monte Paschi nella nota sui risultati.

Lo spostamento nella lista nera della Consob è dovuto al fatto che, come sottolineato anche dai revisori, c’è incertezza sulla continuità aziendale e la banca perché si trova nella situazione di cui all’art 2446 del codice civile, ovvero perdite superiori a un terzo del capitale. Sempre ieri, peraltro, Rocca Salimbeni ha rinviato al quarto trimestre 2021 o al primo semestre 2022 “l’operazione di rafforzamento patrimoniale” da 2,5 miliardi di euro “inizialmente ipotizzata per il terzo trimestre” di quest’anno.

Mps e il Ministero dell’Economia e delle Finanze stanno “ancora lavorando” a una soluzione strutturale per la banca, ha spiegato nel corso di una call con gli analisti sui risultati del primo trimestre, l’ad Guido Bastianini, sottolineando che le interlocuzioni con la Dg Comp della Commissione Ue sono ancora in corso e che, nel caso in cui non dovesse emergere una soluzione strutturale, l’importo da 2,5 miliardi per l’aumento di capitale non è ancora stato rivisto.

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