Piazza Affari -1,33%, pesa lo stacco di cedola

Chiusura in calo per Piazza Affari che  ha archiviato la seduta in calo dell’1,33% a 21.694 punti,
Lo spread tra Btp e Bund si è ristretto a 158 punti base dai 161 centesimi dell’apertura e il rendimento del decennale domestico è sceso al 2,90%. I dati positivi giunti da Oltreoceano non hanno comunque compensato le perdite legate alle tensioni geopolitiche in Iraq e nel resto d’Europa, Francoforte ha perso lo 0,66%, Parigi lo 0,57%, Londra lo 0,36% e Madrid lo 0,33%, mentre il cross euro/dollaro è a quota 1,3591.

Bper ha chiuso il primo giorno dell’aumento di capitale da 750 milioni di euro (che terminerà il 18 luglio) in calo del 2,55% a 6,505 euro, mentre i diritti relativi all’aumento hanno perso il 9,89% a 0,606 euro. Mps ha iniziato male la terza ed ultima settimana di aumento di capitale da 5 miliardi (oggi è stato il primo giorno di esercizio dei diritti) e dopo un avvio turbolento, con il titolo che non riusciva a fare prezzo per eccesso di ribasso, ha perso l’1,19% a 2,158 euro.

Nel resto del comparto, Banco Popolare ha lasciato sul terreno il 2,87%, Unicredit l’1,66%,Intesa Sanpaolo l’1,52%, Ubi Banca l’1,18%, Bpm lo 0,9% e Mediobanca lo 0,46%. L’unico tra i titoli ad elevata capitalizzazione che ha registrato una buona performance è stato Finmeccanica (+2,45%), spinto dalle ultime indiscrezioni secondo cui la controllata AnsaldoBreda sarebbe finita nel mirino dei francesi di Thales

Mediaset ha perso il 2,35% a 3,402 euro penalizzata dall’incertezza sul futuro del business della pay tv e sull’esito dell’asta per i diritti della Serie A relativi ai campionati di calcio 2015/2018.