Pil dell’eurozona in rialzo. La Bce conferma le previsioni di crescita. E dai migranti contributo decisivo alla ripresa del mercato del lavoro

Il bollettino della Bce conferma una rivisitazione al rialzo della crescita 2017 all'interno dell'Eurozona

Il bollettino della Banca centrale europea conferma una rivisitazione al rialzo della crescita 2017 all’interno dell’Eurozona. “Il Pil crescerà nel 2017 al 2,2% dall’1,9% precedente”, è messo nero su bianco nel bollettino, “mentre restano invariate le previsioni per il 2018 e 2019 rispettivamente all’1,8% e all’1,7%.

Il documento chiarisce anche quelle che saranno le future scelte in politica monetaria da parte della Bce. “Abbiamo mantenuto invariato l’orientamento di politica monetaria e si deciderà in autunno riguardo una calibrazione degli strumenti di politica monetaria nel periodo successivo alla fine dell’anno”.

La Banca centrale europea ha spiegato, inoltre, che l’inflazione è cresciuta nel corso degli ultimi mesi pur restando su livelli “contenuti”. Per queste ragioni risulta ancora necessario “un grado molto elevato di accomodamento monetario”. Dal livello dell’inflazione dipenderanno anche le scelte future. La Bce ha rivisto al ribasso le previsioni sull’inflazione per l’anno in corso a 1,5%, per il 2018 a 1,2% dal precedente 1,3% e per il 2019 a 1,5% dal precedente 1,6%.

Per quanto riguarda il lavoro la Banca centrale sostiene che “durante la ripresa l’immigrazione ha dato un ampio contributo positivo alla popolazione in età lavorativa, riflettendo soprattutto l’afflusso di lavoratori dai nuovi stati membri dell’Unione europea”. Osservazione positiva che tuttavia invita a non dimenticare che “negli ultimi dieci anni il suo tasso di crescita ha subito un rallentamento”. L’Italia resta tra i peggiori Paesi nell’area euro per quanto riguarda l’occupazione.