Poco di lotta, molto di governo: a Sbarra la delega per il Sud

Dopo il no al salario minimo e la linea soft contro il governo, l'ex leader Cisl, Luigi Sbarra, diventa sottosegretario con delega al Sud.

Poco di lotta, molto di governo: a Sbarra la delega per il Sud

Poco di lotta, molto di governo. E ora Luigi Sbarra, ex segretario generale della Cisl, passa dall’altra parte della barricata. La presidente del Consiglio, nel Cdm di ieri, ha proposto la nomina di Sbarra come nuovo sottosegretario con delega al Sud, che – dopo le dimissioni di Raffaele Fitto, volato in Ue – era stata tenuta da Giorgia Meloni. I malpensanti diranno che il merito è delle sue battaglie da leader della Cisl. Anzi, delle sue mancate battaglie. Come nel caso del no al salario minimo, ma anche alla freddezza sui referendum sul lavoro promossi dalla Cgil.

D’altronde la Cisl di Sbarra è spesso stata molto morbida con il governo. Quasi nessuna critica, anche dopo i vertici più complessi. Almeno non all’esecutivo. Più spesso, invece, le critiche sono servite a spaccare il fronte sindacale, con posizioni quasi mai allineate a quelle di Cgil e Uil. Ora Sbarra entrerà nella squadra di Meloni come indipendente. Una nomina che Chiara Appendino, deputata e vicepresidente M5s, definisce “sconcertante”, oltre che un “premio fedeltà per la connivenza” con il governo. “Ci avremmo scommesso, la nomina di Sbarra non ci meraviglia affatto: è in perfetta continuità con il ruolo di sostegno al governo avuto fino ad oggi”, afferma Franco Mari, di Avs. Mentre Arturo Scotto, deputato del Pd, insinua: “Ora forse è più chiaro il motivo per cui si schierò con forza per il no al salario minimo due anni fa”. Sbarra, intanto, ha già giurato a Palazzo Chigi come sottosegretario.

Non solo la nomina di Sbarra, arriva anche il decreto per l’ex Ilva

Il Consiglio dei ministri di ieri, comunque, aveva un altro obiettivo: varare il decreto legge con le misure a sostegno dei comparti produttivi. Parliamo, in particolare delle risorse per l’ex Ilva e della Cig per La Perla. Come annunciato in conferenza stampa dal ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, arriva uno stanziamento di 200 milioni per Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria allo scopo di “garantire la continuità produttiva e mettere in sicurezza gli impianti”. Si tratta delle risorse annunciate (ma non quantificate) durante il tavolo con i sindacati a Chigi. Viene prevista anche l’istituzione di un commissario per la concessione delle autorizzazioni “nel caso di significativi investimenti esteri” e la “possibilità per la regione di utilizzare i residui di bilancio per l’indotto”. Novità anche per le partite Iva, con la proroga al 21 luglio del pagamento delle tasse senza maggiorazione: previsto lo slittamento del versamento del 2024 e dell’acconto 2025 per i soggetti Isa e per i forfettari, come ha confermato il viceministro all’Economia, Maurizio Leo.