Ponte sullo Stretto, il Quirinale blocca Salvini: le norme antimafia non si possono scavalcare

Niente deroghe per il Ponte sullo Stretto: il Quirinale blocca Salvini e il governo sulle norme antimafia.

Ponte sullo Stretto, il Quirinale blocca Salvini: le norme antimafia non si possono scavalcare

Laddove il governo prova a scavalcare leggi e controlli, ci pensa il Quirinale a riportare le cose a posto. E il capo dello Stato, Sergio Mattarella, lo fa sostenendo che la norma sui controlli antimafia per il Ponte sullo Stretto di Messina non si può discutere. E deve restare.

Non solo, perché il Quirinale fa notare come la norma sui controlli antimafia – che di fatto prevede una procedura speciale usata solo in caso di emergenza – non fosse contenuta nel testo inviato al Colle, ma come sia “apparsa poche ore prima della riunione del Consiglio dei ministri”.

La bacchettata del Quirinale sul Ponte sullo Stretto

Il Quirinale ricorda che la legislazione in vigore “contempla norme antimafia rigorose per le opere come il ponte di Messina”. E invece la norma proposta “prevedeva una procedura speciale – adottata finora soltanto in casi di emergenza, come i terremoti, o di eventi speciali, come le Olimpiadi – che non risulta affatto più severa delle norme ordinarie”.

D’altronde, ricorda la presidenza della Repubblica, la procedura speciale “autorizza anche a derogare ad alcune norme previste dal Codice antimafia, deroghe non consentite dalle regole ordinarie per le opere strategiche di interesse nazionale”.

La nota diramata dall’ufficio stampa del Quirinale precisa quanto emerso sul decreto Infrastrutture. La Lega, invece, ha fatto sapere che intende riproporre come emendamento in Parlamento la norma sui controlli antimafia. Il leader leghista e vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, ha assicurato che chiederà “il massimo del rigore, il massimo della trasparenza, più poteri al ministero dell’Interno e alle prefetture per verificare che non ci siano infiltrazioni”.