Post choc sul carabiniere ucciso, avviato un procedimento disciplinare contro la professoressa di Novara. La Procura indaga per vilipendio delle forze armate

La Procura di Novara ha aperto un fascicolo per il post “Uno in meno e chiaramente con sguardo poco intelligente. Non ne sentiremo la mancanza”, riferito alla morte del vicebrigadiere dei carabinieri, Mario Cerciello Rega e scritto da Eliana Frontini, la docente che dopo essersi scusata ha negato di averlo postato su Facebook ed è stata anche denunciata per diffamazione da alcuni sindacati di polizia.

Il reato ipotizzato, al momento a carico di ignoti, è di vilipendio delle forze armate. “Dobbiamo fare accertamenti a fronte delle ultime notizie”, spiega al riguardo il procuratore di Novara, Marilinda Mineccia. Mentre l’Ufficio Regionale Scolastico per il Piemonte ha già notificato alla professoressa l’apertura del procedimento disciplinare. “Il tenore di quelle frasi – ha detto il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale del Piemonte, Fabrizio Manca – che hanno scosso e indignato l’opinione pubblica, era offensivo della memoria della vittima, dei suoi familiari, dell’immagine dell’Arma e di quella di tutte le forze dell’ordine preposte alla sicurezza dei cittadini, nonché, ovviamente, del Miur e della Scuola come presidio per l’educazione e la formazione delle nuove generazioni”.

Anche l’Ordine dei Giornalisti del Piemonte ha avviato un procedimento disciplinare nei confronti di Eliana Frontini, al quale la docente è iscritta dal 1996.  Il Consiglio di disciplina, che disporrà “l’immediata convocazione” della donna, valuterà le eventuali violazioni dei principi deontologici che fanno capo al testo unico dei doveri del giornalista nell’uso di tutti gli strumenti di comunicazione.