Poste, la rivoluzione Caio

di Stefano Sansonetti

Una rivoluzione che mette al centro della scena fedelissimi e trombati politici. In Poste italiane è definitivamente cominciata l’era di Francesco Caio, l’ex Mister Agenda digitale che il governo guidato da Matteo Renzi ha da poco insediato al vertice del colosso pubblico. Il nuovo amministratore delegato, l’altro ieri, è passato ai fatti ridisegnando nel profondo l’organigramma interno. Ne è venuta fuori la creazione di quattro nuove “funzioni”, assegnate ad altrettanti nuovi “capi”. Del resto sono tanti i nodi che Poste si troverà a dover sciogliere nei prossimi mesi, a partire dal progetto di quotazione con il quale il governo intende fare cassa. Insomma, per affrontare tutte le urgenze Caio ha deciso di ridisegnare la struttura interna affidandosi a uomini di fiducia. Con un bel po’ di sorprese.

Gli atti
Il tutto è contenuto all’interno di quattro ordini di servizio dello scorso 29 maggio, tutti quanti firmati dal nuovo amministratore delegato. La prima novità di rilievo è rappresentata dall’ingresso nel gruppo pubblico di Anna Pia Sassano, funzionario di spicco dell’Agenzia delle entrate, dove ha guidato il settore processi e sistemi informatici. La Sassano, che vanta una laurea in fisica nucleare, è già stata consulente di Caio all’Agenda digitale dove si è occupata molto di fatturazione elettronica. Adesso gli viene affidata la guida di una funzione nuova di zecca, ribattezzata “Coordinamento It di gruppo”. Questa, spiega il relativo ordine di servizio, “avrà la responsabilità di garantire la definizione delle strategie evolutive It a livello di gruppo e di governare i processi di pianificazione, procurement e gestione, anche attraverso il coordinamento della società Postecom spa e avvalendosi della collaborazione delle società del gruppo”. Un altro ordine di servizio, invece, crea la nuova funzione “Affari regolamentari e istituzionali”, che avrà “la responsabilità di definire e rappresentare la posizione del gruppo presso le istituzioni e le autorità di regolamentazione e vigilanza nazionali e internazionali”. Al vertice di questa struttura è stata chiamata Bianca Maria Martinelli, manager del settore comunicazioni, già consigliere di amministrazione di Vodafone Italia. Ma nel recente passato della Martinelli c’è anche una non fortunata candidatura alle politiche del febbraio 2013 sotto le insegne della “montiana” Scelta Civica, nel frattempo scomparsa dalle scena dopo il recente voto europeo. Nuovo ingresso in Poste, poi, anche per Giuseppe Coccon, al quale Caio ha affidato la guida di una nuova super-funzione denominata “Comunicazione, relazioni esterne e relazioni istituzionali”, nata allo scopo “di garantire una gestione unitaria e integrata” di questi settori. Coccon è un fedelissimo di Caio, visto che ha già lavorato con il manager in Avio in qualità di direttore comunicazione relazioni istituzionali. Ancora prima ha avuto un passaggio nel gruppo Barilla come responsabile delle relazioni con i media.

Il cerchio si chiude
Infine Caio ha dato il via alla creazione della funzione “Governo dei servizi logistici”. In questo caso, si legge sempre nel relativo ordine di servizio, l’obiettivo è quello “di dare un nuovo impulso allo sviluppo delle attività del Gruppo nel settore corriere espresso, pacchi e servizi logistici”. Le responsabilità in questione peseranno sulle spalle di Gabriele Sigismondi, già a capo della funzione marketing e governo dei servizi logistici. Il manager, che vanta trascorsi nelle file degli olandesi di Tnt Post (ora Nexive), acerrimi nemici di Poste, in questa nuova veste avrà tra l’altro il compito di coordinare società come Sda Express, Mistral Air e il Consorzio logistica pacchi.

Twitter: @SSansonetti