Pratiche scorrette sui prestiti: finanziarie nel mirino

di Angelo Perfetti

Poca trasparenza, privacy a rischio e senza polizza niente assenso. Che ottenere un prestito sia un’impresa lo sa chiunque provi ad affacciarsi in un istituto di credito. Non solo il potere discriminate dei direttori di filiale è stato praticamente azzerato (da Basilea 2 in poi), con il risultato di eliminare totalmente la flessibilità che in passato si accettava rispetto alla conoscenza diretta di un cliente, ma la difficoltà di avere il finanziamento tiene talmente sotto pressione chi lo chiede che spesso si accetta qualunque condizione posta dalla banca. Il che non solo non è corretto eticamente, ma da la possibilità di qualche dimenticanza di troppo, se non di veri abusi di posizione dominante.

La rivolta
Alcuni clienti delle banche, tutelati da Altroconsumo, hanno presentato una segnalazione alla Banca d’Italia. “Il 100% degli istituti visitati – scrive l’avvocato avvocato Marco Pierani, Responsabile Relazioni Esterne Istituzionali Altroconsumo nella missiva inviata a Bankitalia – impone di aprire un conto corrente presso la propria filiale; il 63% degli sportelli tra tutti gli operatori non consegna il modulo informativo precontrattuale, il Secci, obbligatorio per legge perché determinante per confrontare le offerte; il 94% non consegna il contratto prima della firma; Il 35% concede il prestito solo se insieme si acquista la polizza, salatissima, che essi stessi vendono, banca o finanziaria che sia: una violazione del Codice del Consumo”. Una comunicazione come quella inviata alla Banca d’Italia è stata mandata anche a Findomestic, Unicredit, Compass, Banca Carige, Cariparma, Ubi Banca.

Cosa è il Secci
Il Modulo Secci è stato introdotto da Bankitalia a giugno del 2011 per migliorare la trasparenza nel mondo del credito al consumo. Secci vuol dire Standard European Consumer Credit Information ed è il modulo delle informazioni europee di base sul credito ai consumatori. Compito di ogni ente erogante, banca o finanziaria, prima che il cliente sottoscriva un qualsiasi contratto di finanziamento, è fornirgli informazioni dettagliate, chiare e trasparenti. Il Modulo Secci riepiloga, in modo comprensibile, chiaro e trasparente, tutte le informazioni relative alle caratteristiche principali del finanziamento offerto. In questo documento sono inoltre riepilogati i principali diritti del consumatore e le conseguenze in caso di mancato adempimento da parte del consumatore.

Il trabocchetto
Pratiche scorrette e comportamenti fuori norma sono stati rilevati in nove grandi città segnalate a Banca d’Italia, all’Autorità garante della Concorrenza, all’Ivass e al Garante della privacy. Ma quanti consumatori ci cascano? Come evitare le offerte opache di soldi troppo facili, che arrivano a compensare l’accesso ai prestiti difficili per i consumatori, fotografato nell’indagine? Per Altroconsumo il trabocchetto è dietro la proposta vincolata dei prestiti personali: la polizza costa in media 771 euro, ma si arriva anche a richieste per il premio di oltre i 1.800 euro a Verona, oltre 1.500 a Genova. Non consegnando il Secci di fatto si bendano gli occhi al cliente e non lo si mette nelle condizioni migliori per fare una scelta consapevole. Se poi gli si chiede di fornire anche dati reddituali e personali lo si obbliga a dare informazioni non necessarie in fase precontrattuale, e facendogli firmare l’autorizzazione a utilizzare i dati per accesso alle Centrali rischi private lo si mette in condizione di non poter più procedere con altre richieste di informazioni e offerte da confrontare. Non è necessario in questa fase avviare una pre-istruttoria, perché il cliente potrebbe scegliere altri prodotti. In questo modo è vincolato; altro che libertà di confronto e scelta.