Il processo a Zaki riprenderà a febbraio. E dovrà essere presente in aula. Nel frattempo sarà liberato. Di Maio: “Primo obiettivo raggiunto. Continuiamo a lavorare”

Patrick Zaki sarà liberato, dopo l'ordine di scarcerazione emesso questa mattina dal tribunale di Mansura, ma non si sa quando.

Il processo a Zaki riprenderà a febbraio. E dovrà essere presente in aula. Nel frattempo sarà liberato. Di Maio: “Primo obiettivo raggiunto. Continuiamo a lavorare”

Patrick Zaki sarà liberato, dopo l’ordine di scarcerazione emesso questa mattina dal tribunale di Mansura (leggi l’articolo), ma non si sa quando. Il processo a suo carico, inoltre, andrà avanti, non essendo decadute le accuse nei suoi confronti. Secondo quanto riferisce l’Ong Eipr in un tweet, la prossima udienza del processo è stata fissata per il primo febbraio e il ricercatore, che nel frattempo sarà libero, dovrà però essere presente in aula.

“Primo obiettivo raggiunto: Patrick Zaki non è più in carcere. Adesso continuiamo a lavorare silenziosamente, con costanza e impegno. Un doveroso ringraziamento al nostro corpo diplomatico”. È quanto ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, commentando il ritorno in libertà di Patrick Zaki.

Di Maio ha sentito telefonicamente l’ambasciatore italiano al Cairo, Michele Quaroni, che sta seguendo il processo Di Patrick Zaki. Durante il colloquio – secondo quanto si apprende – il ministro degli Esteri ha ringraziato il diplomatico per il lavoro portato avanti dall’ambasciata e da tutto il corpo diplomatico.

Patrick Zaki (qui tutti gli articoli) era stato arrestato il 7 febbraio 2020, tornando in Egitto dopo una vacanza. I primi 19 mesi di custodia erano stati giustificati con l’accusa di propaganda sovversiva, commessa, secondo le autorità del Cairo, attraverso dieci post su Facebook. Il rinvio a giudizio è avvenuto invece per “diffusione di notizie false dentro e fuori il Paese” sulla base di tre articoli scritti dal 30enne, tra cui uno del 2019 sui cristiani in Egitto perseguitati dall’Isis e discriminati da frange della società musulmana.

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