Proroga superbonus 110: fino a quando? La nuova data di scadenza

Proroga superbonus 110: novità importanti sono attese nelle prossime settimane su uno dei bonus più desiderati.

Proroga superbonus 110: fino a quando? La nuova data di scadenza

Proroga superbonus 110: ci potrebbero essere novità importanti nelle prossime settimane. Si parla fortemente della possibilità di andare oltre la scadenza del 30 giugno.

Proroga superbonus 110: fino a quando?

Ci sono novità rispetto al tanto agognato superbonus 110. La scadenza del 30 giugno dovrebbe essere superata abbondantemente. Infatti, è stata individuata una nuova data di scadenza. Rispetto a quella che si può già definire vecchia scadenza del 30 giugno, il bonus poteva essere chiesto anche per le unità familiari ma solo fino al 31 dicembre prossimo e a patto che entro il 30 giugno si si sarebbero realizzate almeno il 30% dei lavori.

Il decreto Energia porta in dote una possibile proroga della scadenza. Il nuovo emendamento approvato in Commissione Ambiente – Attività produttive alla Camera dei Deputati prevede la possibilità di un ulteriore passaggio. Per l’ufficialità sarà necessario attendere ancora. Si va però quasi sicuramente verso fine 2022 per permettere a molte più persone di poter accedere ed usufruire del bonus 110.

La nuova data di scadenza

Con il decreto Energia esaminato nel Consiglio dei Ministri è stata prevista la proroga del Superbonus 110% al 15 ottobre 2022 per i termini per la comunicazione della cessione dei crediti delle imprese relativa ai lavori effettuati nel 2021, nonché l’introduzione di una quarta cessione del credito da effettuarsi esclusivamente nei confronti dei correntisti dell’istituto di credito che li cede.

Sarà prorogata anche la scadenza della consegna del 30% dei lavori, originariamente prevista per il 30 giugno, e che riguarda la abitazioni monofamiliari: “Chiediamo che sia prorogato il termine per le abitazioni unifamiliari, che la percentuale del 30% sia riferita al complesso dei lavori, che la cessione del credito sia concessa anche a soggetti diversi da banche, istituti finanziari e assicurazioni, che il frazionamento del credito possa essere ceduto anche ai propri correntisti in maniera frazionata per importo e annualità”. Così i presidenti e deputate del Partito Democratico delle commissioni Attività produttive e Ambiente della Camera, Nardi e Rotta.