Pure l’Ocse bastona l’Italia. Sempre più tasse sul lavoro. Siamo i quinti al mondo per peso sugli stipendi

Pure l'Ocse bastona l'Italia. Sempre più tasse sul lavoro. Quinti al mondo per peso sugli stipendi. Peggio di noi solo Belgio, Germania, Francia e Ungheria

Non bastava la Corte dei Conti a puntare il dito contro un livello di tassazione che in Italia ha raggiunto cifre da capogiro. Ieri a ribadirlo, quasi ce ne fosse bisogno, ci ha pensato l’Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. La quale, nello studio annuale Taxing Wages – che passa al setaccio il peso di imposte e contributi sui salari nei 35 Stati membri – ha spiegato che sì, nel 2016 la pressione fiscale sui salari in Italia ha accennato a calare, ma che la stessa resta abbondantemente sopra la media dei Paesi industrializzati rendendo ancor più penalizzante la situazione della Penisola nel confronto internazionale. Lo scorso anno, per un lavoratore single senza figli, il cosiddetto cuneo fiscale (cioè la differenza fra il costo del lavoro e lo stipendio netto incassato dal dipendente) era pari al 47,8%.

Il calo rispetto al 2015 si ferma ad appena 0,08 punti: briciole, se si considera che la media Ocse è del 36%, in calo di 0,07 punti. Non solo. Sempre in Italia, per una famiglia monoreddito con due figli a carico, il cuneo tocca il 38,6% (-0,1 punti), quando la media è del 26,6%. Nella classifica stilata dall’organizzazione guidata da José Ángel Gurría, il Belpaese è quinto tra i Paesi avanzati per il peso di tasse e contributi sui lavoratori single – lo scorso anno era al sesto posto – mentre è terza per quanto riguarda le famiglie monoreddito (nel 2015 era quinta). Nel primo caso, la graduatoria è guidata dal Belgio, che ha un cuneo fiscale del 54%, ovverosia 18 punti percentuali in più rispetto alla media dell’Ocse. La medaglia d’argento se la aggiudica la Germania, che si ferma (si fa per dire) al 49,4%, mentre il bronzo va all’Ungheria con il 48,2%. Davanti all’Italia, al quarto posto, c’è la Francia con il 48,1%. La Spagna è invece al quindicesimo posto con il 39,5%, gli Stati Uniti sono venticinquesimi con il 31,7% e precedono Canada e Gran Bretagna, entrambe con un cuneo fiscale pari al 30,8%. I Paesi dove il fisco è più leggero per i single? Nuova Zelanda (17,9%) e Cile: appena il 7%.

Scendendo più nel dettaglio, il costo del lavoro complessivo in Italia nel caso di uno stipendio medio è stimato a 55.609 dollari a parità di potere d’acquisto l’anno (dai 55.672 del 2015) ed è il diciassettesimo tra i Paesi Ocse, dove la media è di 50.200 dollari. Il Belgio è primo con quasi 75 mila dollari, davanti a Svizzera (74.500) e Germania (73.700). La media Ocse si attesta a 50.214 dollari. Per il salario lordo, ovvero quello che si vede in busta paga ed include le imposte e i contributi a carico del lavoratore, invece, il nostro Paese è al diciannovesimo posto con 42.166 dollari, poco sotto la media Ocse (43.015).