“Putin non vuole la pace e l’occidente non sta facendo nulla per costringerlo al cessate il fuoco”: l’urlo di Zelensky dopo l’ennesimo massacro di bambini a Kharkiv

“Putin non vuole la pace e l'occidente fa troppo poco per costringerlo al cessate il fuoco”: l’urlo di Zelensky dopo il massacro di Kharkiv

“Putin non vuole la pace e l’occidente non sta facendo nulla per costringerlo al cessate il fuoco”: l’urlo di Zelensky dopo l’ennesimo massacro di bambini a Kharkiv

Da più di tre anni non passa giorno senza che i droni e i missili russi causino una lunga scia di morte e distruzione in Ucraina. Una situazione che, se possibile, si è aggravata dopo le recenti azioni militari delle forze di Kiev che, soltanto una settimana fa, hanno distrutto 41 bombardieri strategici russi in Siberia e causato ingenti danni al ponte di Crimea.

Nella giornata di ieri, le forze di Vladimir Putin hanno effettuato pesanti attacchi su Kharkiv, importante città nel nord-est del Paese, uccidendo almeno tre persone e ferendone 57, tra cui almeno otto bambini. Secondo quanto riporta Ukrainska Pravda, nell’attacco sono stati colpiti i quartieri Slobidsky e Osnovyansky di Kharkiv, dove sono stati danneggiati edifici residenziali, case, filobus, parchi giochi, attività commerciali e impianti industriali.

“Putin non vuole la pace e l’occidente non sta facendo nulla per costringerlo al cessate il fuoco”: l’urlo di Zelensky dopo l’ennesimo massacro di bambini a Kharkiv

Un martellamento incessante che, secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, è causato dalla posizione fin troppo morbida dell’Occidente, e in particolare degli Stati Uniti di Donald Trump, nei confronti di Mosca. “Ogni nuovo giorno porta con sé nuovi vili attacchi russi, e quasi ogni attacco è eloquente. La Russia merita una maggiore pressione e dimostra con ogni colpo alla vita normale che la pressione attuale non è sufficiente”, ha tuonato il leader di Kiev.

“Non dobbiamo avere paura né rimandare nuove decisioni che potrebbero rendere le cose più difficili per la Russia. Senza questo, non si impegneranno in una diplomazia autentica. E questo dipende principalmente dagli Stati Uniti e dagli altri leader mondiali. Tutti coloro che hanno chiesto la fine delle uccisioni e la diplomazia devono agire”, ha concluso Zelensky, che continua a dirsi convinto che “Putin non vuole la pace”.

La risposta di Mosca

Parole a cui ha risposto il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, dichiarando al Wall Street Journal che “la Russia vuole la pace”, mentre — a suo dire — non si può dire lo stesso dell’Ucraina, che “continua a essere guidata dagli interessi nazionali di altri Paesi”, spingendo “Mosca a continue risposte militari”.
Lo stesso ha poi aggiunto che “la mancata disponibilità dell’Ucraina a scendere a compromessi nei negoziati con Mosca rischia di tradursi in ulteriori perdite territoriali per Kiev”.