Qualcuno prova a fermare Netanyahu: il capo dell’Idf contrario all’occupazione di Gaza

Nel silenzio dei governi occidentali, a opporsi a Netanyahu e all'occupazione di Gaza è il capo di stato maggiore dell’Idf, Eyal Zamir.

Qualcuno prova a fermare Netanyahu: il capo dell’Idf contrario all’occupazione di Gaza

Qualcuno prova a fermare Benjamin Netanyahu. Non i Paesi occidentali, che non fanno nulla neanche di fronte all’annunciata volontà del governo israeliano di occupare Gaza. L’opposizione arriva dal capo di stato maggiore dell’Idf, Eyal Zamir, subito accusato di voler attuare un colpo di Stato.

Zamir è contrario all’occupazione di Gaza e viene attaccato dal figlio di Netanyahu, Yair, che ha sottolineato come sia stato il ministro della Difesa, Israel Katz, ad aver insistito per la scelta del suo nome a capo delle forze armate. E ipotizza, riferendosi implicitamente a Zamir, anche un “colpo di Stato militare”.

Lo scontro tra Idf e Netanyahu sull’occupazione di Gaza: revocato lo stato d’emergenza bellica

L’esercito israeliano ha annunciato la cancellazione dello stato d’emergenza bellica, che è in vigore dal 7 ottobre. Lo stato d’emergenza prevedeva anche l’estensione obbligatoria del servizio di riserva per i soldati di leva regolare di altri quattro mesi. La scelta di Zamir comporterà una riduzione dell’esercito regolare già dalle prossime settimane. Una decisione presa dopo che Netanyahu aveva criticato Zamir, invitandolo a dimettersi in caso di disaccordo sull’occupazione di Gaza.

La decisione di Zamir permetterà un alleggerimento del carico operativo per i soldati, con la riduzione di circa una compagnia per ogni battaglione regolare e il trasferimento di decine di soldati nei battaglioni di riserva. Zamir ha anche annullato la richiesta, imposta ai combattenti, di estendere il servizio oltre quanto stabilito prima dell’arruolamento.