Quanti guai per Riccardo Mancini. L’ex Ad finisce alla sbarra. Illeciti all’ombra di Eur spa

di Lucrezia De Angelis

Era tornato in libertà a luglio. Ora è di nuovo nei guai. Riccardo Mancini, ex amministratore delegato di Eur Spa, la società che gestisce il patrimonio immobiliare del quartiere Eur di Roma, è stato rinviato a giudizio e sarà processato il prossimo 23 settembre. Quando era Ad della società, il manager, avrebbe tentato un’estorsione ai danni del Consorzio Cooperative Costruzioni di Alessandro Filabozzi, chiedendogli se voleva continuare a lavorare di non fare ricorso per l’appalto sul cosiddetto Corridoio filobus Laurentino, inserito nel piano di mobilità Eur-Tor Pagnotta, sfilato all’ultimo momento al Ccc. Insieme con Mancini sarà processato per lo stesso reato anche Patrizio Monaco già al vertice del gruppo che si era aggiudicato la gara e che sarebbe stato il primo a contattare Filabozzi. Quest’ultimo ha sostenuto davanti ai magistrati di essere stato danneggiato nell’aggiudicazione dell’appalto indetto da Roma Metropolitane Spa. Secondo la ricostruzione del manager, nel giugno 2008, ovvero oltre un mese dopo la chiusura del bando e all’atto della salita al Campidoglio di Gianni Alemanno, l’assessore alla mobilità chiese una sospensione della gara. Ma all’apertura delle buste l’appalto fu affidato alla “De Sanctis Monaco”, che aveva presentato un ribasso fuori mercato. Filabozzi a quel punto chiede di vedere gli atti, vuole fare ricorso, ma riceve una telefonata da Monaco, titolare di una delle aziende dell’Ati vincitrice. La richiesta di rinvio a giudizio e il relativo procedimento sono uno stralcio dell’inchiesta èrincipale, che verte sulla presunta tangente da 600 mila euro per la fornitura dei 45 bus. Di quella mazzetta versata da Breda Menarini, società del gruppo Finmeccanica ed una delle fornitrici dei bus. Mancini, uno dei fedelissimi dell’ex sindaco Gianni Alemanno, avrebbe intascato, secondo l’ipotesi della Procura 500 mila euro, ma lui ne ha ammessi solo 60 mila. A versare materialmente il danaro sarebbe stato l’ex amministratore delegato di Breda Menarini, Roberto Ceraudo, a sua volta coinvolto nell’inchiesta giudiziaria. Insieme a Mancini, nell’inchiesta sulla fornitura alla società Roma Metropolitane di 45 autobus da parte della Menarini, erano state indagate altre 20 persone.