Quarta dose del vaccino Covid: in Italia si farà?

Quarta dose del vaccino Covid: in Italia si farà? La FDA ha approvato la seconda dosa booster: cosa accadrà in Italia?

Quarta dose del vaccino Covid: in Italia si farà?

Quarta dose del vaccino Covid: in Italia si farà? La FDA ha approvato la seconda dosa booster: cosa accadrà in Italia?

FDA approva la seconda dose booster contro il SARS-CoV-2

In seguito alle discussioni scientifiche e alle verifiche dei dati condotte, la Food and Drug Administration (FDA) ha approvato l’inoculazione della quarta dose di vaccino anti-Covid negli stati Uniti d’America. In particolare, la FDA ha dato il via libera alla somministrazione dei vaccini mRNA prodotti da Pfizer/BioNTech e Moderna per due categorie ossia gli over 50 e i soggetti fragili o immunodepressi. In un primo momento, l’ente americano aveva autorizzato la quarta dose esclusivamente per alcuni cittadini immunocompromessi, da iniettare a distanza di almeno 4 mesi dalla terza dose.

La decisione della FDA modifica di fatto le autorizzazioni all’uso di emergenza per i due composti e rende disponibile la quarta dose per le popolazioni considerate a più alto rischio di contrarre malattie gravi, di ospedalizzazione e di morte.

A questo proposito, l’ente regolatorio ha diffuso una nota ufficiale con la quale asserisce quanto segue: “Le evidenze che emergono suggeriscono che una seconda dose booster migliora la protezione contro Covid grave e non è associata a nuovi problemi di sicurezza”.

Quarta dose del vaccino Covid: in Italia si farà?

Per quanto riguarda l’inoculazione della quarta dose di vaccino anti-Covid in Italia, invece, si è recentemente espresso il ministro della Salute, Roberto Speranza.

Il ministro, infatti, ha dichiarato: “La quarta dose di vaccino anti Covid è indicata ora per gli immunocompromessi, categoria particolarmente fragile. Alla nostra comunità scientifica abbiamo chiesto cosa fare e per ora non c’è evidenza per una quarta dose per tutti, ma si pensa ad una quarta dose a fasce d’età più avanzata – e ha aggiunto –. Mi confronterò a Bruxelles anche con la commissaria europea e capiremo se farla e quando, aspettando ad esempio la fase pre-autunnale. Sarebbe fuori dalla storia gestire la pandemia come un anno fa, ma ci vuole cautela. Cautela e fiducia. La pandemia non è finita”.

Speranza ha anche ribadito la necessità di avere una posizione unitaria a livello europeo in merito alla questione, asserendo: “È importante avere una posizione unitaria europea sulla quarta dose basata esclusivamente sull’evidenza scientifica. Scelte diverse in paesi diversi finiscono solo per indebolire le campagne di vaccinazione”.