La Raggi contro la discarica di Zingaretti. A Roma riparte la guerra dei rifiuti. Il governatore rilancia l’impianto di Rocca Cencia. No della sindaca che chiede di valutare l’impatto ambientale

Dopo mesi di tregua, tra Campidoglio e Pisana torna il clima da guerra fredda. Motivo del contendere, è ancora la gestione dei rifiuti.

La Raggi contro la discarica di Zingaretti. A Roma riparte la guerra dei rifiuti. Il governatore rilancia l’impianto di Rocca Cencia. No della sindaca che chiede di valutare l’impatto ambientale

Dopo mesi di tregua, tra Campidoglio e Pisana torna il clima da guerra fredda. Motivo del contendere, come spesso accaduto in passato, è la gestione del ciclo di rifiuti della Capitale con l’ordinanza (qui il testo) del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che ha imposto ad Ama di portare avanti il revamping (ammodernamento, ndr) dell’impianto di Trattamento meccanico biologico di Rocca Cencia contro cui si schiera compatta l’amministrazione grillina.

In risposta al provvedimento della Pisana, Roma Capitale – su input della sindaca Virginia Raggi – ha chiesto che l’impianto sia sottoposto a valutazione di impatto ambientale. “Come garante della salute pubblica è dovere dell’amministrazione attivare tutte le procedure consentite dalla legge e dalla giurisprudenza per salvaguardare i cittadini e l’ambiente” ha spiegato l’assessora ai Rifiuti e al risanamento ambientale Katia Ziantoni, secondo cui “le ben note problematiche dell’area industriale, che sorge entro i 500 metri da numerosi centri abitati, non possono continuare ad essere ignorate”.

Non solo. A preoccupare sono “i miasmi, percepiti nel raggio di 5 km in linea d’aria dall’impianto” che interessano una popolazione di circa 200 mila abitanti e che ha convinto “Roma Capitale, attraverso il nuovo piano industriale di Ama Spa, a predisporre le alternative all’impianto di Rocca Cencia” che, secondo il progetto della Raggi, è destinato a diventare il sito adibito al recupero delle sole frazioni secche (carta, plastica e metalli) e servire l’area Est di Roma.

“Dopo la richiesta di una discarica all’interno della città di Roma, il presidente Zingaretti continua ad indicare sempre gli stessi territori, privilegiando strade facili ad una pianificazione razionale, rispettosa dell’ambiente e dei suoi cittadini”, ha concluso l’assessora convinta che “Roma merita di più e l’ultimo comunicato dell’assessore regionale Valeriani lo dimostra” in quanto “la verità è che il Piano Rifiuti regionale, adottato nel 2020, detta 36 mesi per raggiungere l’autosufficienza impiantistica in ambito provinciale e il piano industriale Ama prevede, al 2024, tutti gli impianti di trattamento e recupero dentro la città”.

L’assessora Ziantoni ha poi mette a tacere le voci secondo cui Roma si appoggia sui Comuni laziali per risolvere i propri problemi spiegando che “50 Comuni del Lazio portano i propri rifiuti all’impianto di Porcarelli, sempre nel Municipio VI di Roma” e sottolineando che “la Regione è stata già commissariata per la provincia di Latina, ma continua a far passare una crisi regionale per la crisi della Capitale” per tenere “sotto scacco la città fino alle prossime elezioni”. Di tutt’altro avviso Massimiliano Valeriani, assessore regionale al ciclo dei rifiuti, secondo cui “è molto grave che l’Amministrazione Raggi pensi solo alla campagna elettorale” con la Raggi che, a suo dire, “vuole chiudere tutti gli impianti pubblici dell’Ama e aumenta le tasse per portare i rifiuti in giro per l’Italia”.