Rai in altomare. La Vigilanza sollecita il Cda per la scelta del nuovo presidente. Ma Di Maio avverte: “Serve prima l’intesa fra i gruppi”

Non si sblocca la partita per la presidenza FI Viale Mazzini. Nemmeno dopo la lettera inviata dalla Commissione di Vigilanza al CDA. A intervenire ci ha pensato il leader dei Cinque Stelle Luigi Di Mario: “Per quanto mi riguarda il Cda è pienamente operativo. Bisogna eleggere il presidente della Rai, la legge dice che serve un’intesa tra i gruppi e fino a quando non c’è questa intesa non c’è un presidente”. L’intervento è arrivato a margine dei lavori del Senato dove sono in corso le votazioni sul decreto dignità. Lo stallo quindi continua sulle nomine della tv pubblica dopo la bocciatura parlamentare alla presidenza di Marcello Foa.

Questa mattina era stata inviata la lettera dell’ufficio di presidenza della commissione di Vigilanza sulla Rai che si è riunito e ha deciso all’unanimità di mandare la missiva al cda, affinchè nella riunione prevista per domani pomeriggio si pronunci sulla scelta di un nuovo presidente. “Mi sembra un atto importante a cui mi auguro il Cda voglia dare una risposta urgente”, commenta Davide Faraone, capogruppo Pd in commissione.

La Vigilanza, però, non ha fissato alcuna audizione, mentre in un primo tempo si ipotizzava che venisse convocato il ministro del Tesoro Giovanni Tria, in quanto azionista della tv pubblica. Durante l’incontro è stato richiesto, tra le altre cose, di ascoltare il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, ma la prima data utile sarà a settembre.