Rai, i risparmi di Gubitosi si vedranno soltanto a babbo morto. Tempi biblici per le Newsroom: occorrono 42 mesi

Rai, i risparmi di Gubitosi si vedranno soltanto a babbo morto. Tempi biblici per le Newsroom

Altro che toto direttori per le newsroom. Prima di vedere la riforma dell’informazione Rai a regime ci vorranno almeno 42 mesi. Lo ha detto il dg Gubitosi alla Vigilanza. Quindi se ne parlerà tra quattro anni. Arrivederci e grazie. Poi ne passeranno altri tre prima di vedere risparmi per 70 milioni. A conti fatti parliamo del 3% dei costi complessivi della Rai. Tuttavia, i tempi sono inevitabilmente lunghi e per dare un giudizio sui risultati ottenuti bisognerà aspettare il 2021. Una riforma che non piace né ai giornalisti né all’Usigrai. A mettere il dito nella piaga ci ha pensato il Fatto quotidiano che ha… fatto un po’ di conti. Viale Mazzini dispone di 1.581 giornalisti con un contratto a tempo indeterminato, la metà guadagna più di 105.000 euro lordi all’anno. Con la qualifica di caposervizio sono 279. Dai caporedattori in su sono 303 e guadagnano dai 120.000 euro ai 240.000 euro (sempre cifre lorde), il limite imposto alle società partecipate dal Tesoro. Un anno fa ce n’erano sei che superavano i 310.000 euro. Ma più che tra i giornalisti toccherebbe vedere gli stipendi annui dei manager di Viale Mazzini, i dirigenti, soprattutto quelli voluti e ingaggiati proprio da Gubitosi. Se l’azienda vuole risparmiare bisogna cominciare proprio dai contratti top. Senza contare le spese dovute alle cause dei precari che fanno lievitare i costi di anno in anno.

FLORIS SUGLI SCUDI
Giovanni Floris ha agganciato Ballarò di Massimo Giannini. Martedì scorso i due talk hanno dato vita a un testa a testa per quanto riguarda gli ascolti. Su Rai3 Ballarò è stato visto da 1.546.000 spettatori (share 6,45%). Su La7 diMartedì ha portato a casa 1.291.000 spettatori (6,1%). Senza interruzioni pubblicitarie potremmo già parlare di sorpasso. Tuttavia, Floris fa dei break necessità virtù. Si è inventato un tocco di classe. Un colpo di tacco alla Totti. Approfitta del break per cambiare ospiti , argomenti e scenario. In pratica ha messo in campo un nuovo format. Il picco di ascolto i 3 milioni della copertina di Crozza, mentre 8% di share per il faccia a faccia con Di Maio a mezzanotte.

LA STRISCIA DI DEL DEBBIO
Su Rete4 Dalla Parte Vostra, la nuova striscia quotidiana di Paolo Del Debbio, ha raccolto davanti alla tv 1.520.000 individui all’ascolto (5,24%) mentre su La7 il competitor Otto e Mezzo ha ottenuto 1.624.000 spettatori (5,59%). Quindi nell’access prime time è già testa a testa.

MAMMA MIA, CHE LA5
Il film musical Mamma Mia, interpretato da Meryl Streep e ispirato ai brani più famosi degli Abba, è stato visto su La5 da 811.000 spettatori con il 3,04% di share. Su Rai2 esordio positivo per il ritorno di Made in Sud (2.516.000 spettatori e 10,87%).

BUTTIGLIONE È TORNATA
Con il nuovo look, Liliana Faccioli Pintozzi, la corrispondente dagli Usa di SkyTg24, assomiglia sempre di più alla madre Angela Buttiglione, ex conduttrice del Tg1 delle 20. È bastato tagliarsi i capelli, allisciarli, inforcare un paio di occhiali dalla montatura grande ed ecco servito l’effetto Buttiglione.