C’è chi sta già facendo il countdown e chi confida in una proroga oltre il 15 febbraio delle misure restrittive. Certo è che le riaperture di cui tanto si parla non saranno proprio una passeggiata. La prudenza, massima, è d’obbligo. Scalpitano, letteralmente, le palestre. Anche se si potrà andare solo per lezioni individuali e in piscina con uno spazio di 10 metri quadri per persona.
Queste sono solo alcune delle regole fissate dal ministero dello sport e validate dal Cts per chiedere la riapertura degli impianti. Con una premessa: no alle aggregazioni, ma sì allo sport soprattutto per ragazzi e anziani. Scrivono, infatti, gli scienziati: “Si valuta con molta preoccupazione, in questa fase dell’epidemia sostenuta il riscontro potenziale di aggregazioni tra persone all’interno degli impianti sportivi, soprattutto in ambienti chiusi e confinati”.
Ma si ritiene particolarmente importante il ritorno alla fruizione delle attività fisiche, soprattutto nei soggetti in età evolutiva e negli individui con patologie croniche e negli anziani, nei quali il benessere psico-fisico acquisisce una dimensione fondamentale sullo stato di salute. La proposta è di prevedere la “riapertura scaglionata delle diverse ed eterogenee discipline sportive di base, improntata al principio di massima cautela”.
In particolare – come proposto dal ministero – “in zona arancione: oltre alle attività consentite nelle aree zona rossa, sono consentite nelle palestre, piscine e tensostrutture le attività sportive di base individuali, anche acquatiche, e le attività sportive dilettantistiche non di squadra o di contatto; sono inoltre consentiti gli allenamenti per le attività sportive di contatto e per gli sport di squadra esclusivamente se svolti in forma individuale, nel rispetto del distanziamento e del divieto di assembramento.
Consentite le attività sportive e di danza indirizzata ai bambini in età scolare, in coerenza con l’apertura delle scuole. In zona gialla “oltre alle attività consentite nelle aree “zona rossa e zona arancione”, sono consentiti gli allenamenti per gli sport da contatto e di squadra dilettantistico e di base”.
C’è poi la questione degli spostamenti. Ancora una settimana di divieti, imposti dall’ultimo Dpcm emanato dal Governo uscente, ma dal 15 febbraio si potrà tornare a circolare senza restrizioni tra diverse Regioni. Scadrà infatti il decreto dell’Esecutivo guidato da Giuseppe Conte che ha fissato il blocco degli sconfinamenti tra una regione e l’altra.
A questo punto dovrà essere il governo guidato da Mario Draghi a dover emettere un nuovo provvedimento, ma al momento nulla è scontato. La prossima scadenza è fissata invece al 5 marzo, data in cui cesserà i suoi effetti il Dpcm che impone le altre restrizioni. Vedremo se anche il futuro premier deciderà o meno di ricorrere al contestato strumento del Dpcm.
Novità arrivano dalla scuola. Il Cts ha dato oggi il via libera alle prove del concorso straordinario docenti della scuola secondaria, bloccato a causa della pandemia. La decisione è stata presa anche perché a consentirlo sono i numeri, si tratta, infatti, di alcune migliaia di persone, circa 6mila, che dovranno spostarsi per le prove in programma tra il 15 e il 19 febbraio.