Regno Unito e Georgia ai ferri corti: Londra accusa Tbilisi di “repressione della società civile”

Regno Unito e Georgia ai ferri corti: il governo di Londra accusa Tbilisi di “repressione della società civile”

Regno Unito e Georgia ai ferri corti: Londra accusa Tbilisi di “repressione della società civile”

Si inaspriscono le relazioni diplomatiche tra il Regno Unito di Keir Starmer e la Georgia. Il Ministero degli Esteri britannico ha convocato l’incaricato d’Affari georgiano a Londra per esprimere “ferma opposizione” alla crescente repressione delle libertà democratiche nel Paese caucasico. Al centro della crisi, le accuse rivolte al governo di Tbilisi di ostacolare la società civile, limitare la libertà di stampa e incarcerare esponenti dell’opposizione.

“L’Incaricato d’Affari della Georgia è stato ricevuto ieri presso il Foreign Office, dove un alto funzionario ha chiarito la posizione del Regno Unito rispetto alla traiettoria sempre più dannosa del Paese”, si legge in una nota diffusa dal Ministero degli Esteri britannico. Nel comunicato, Londra ha anche respinto con forza “le false affermazioni e gli attacchi pubblici” rivolti dal partito al governo georgiano, Sogno Georgiano, contro il Regno Unito e altri partner internazionali.

Le accuse britanniche non si fermano qui. Secondo Londra, il governo guidato da Sogno Georgiano starebbe portando avanti una sistematica “repressione della società civile, dei media indipendenti e delle voci critiche”. Un’escalation che, secondo un portavoce del Ministero, ha raggiunto un nuovo livello con “l’incarcerazione di importanti leader dell’opposizione”, definita “l’ultimo tentativo di reprimere le libertà e soffocare il dissenso”.

Regno Unito e Georgia ai ferri corti: Londra accusa Tbilisi di “repressione della società civile”

Un duro atto d’accusa che mette in discussione anche la credibilità europea di Tbilisi: “La detenzione di rivali elettorali – ha affermato il portavoce – è incompatibile con qualsiasi residua aspirazione euro-atlantica del Sogno Georgiano, nonché con gli impegni costituzionali del Paese”.

Il Regno Unito ha avvertito che, qualora non si verifichi un’inversione di rotta, saranno valutate ulteriori misure diplomatiche. “Londra non esiterà a considerare altre azioni se la Georgia non tornerà a rispettare e sostenere la democrazia, le libertà fondamentali e i diritti umani”, ha concluso il portavoce.

La crisi diplomatica si inserisce in un contesto di crescente isolamento internazionale per il governo georgiano, già al centro di forti critiche da parte dell’Unione Europea e di organizzazioni internazionali per la controversa legge sugli ‘agenti stranieri’, considerata una minaccia alla libertà d’espressione.