Adesso Renzi accusa gli altri di ciò che faceva lui. L’ex premier: “Conte mandava veline al Tg1”. Alle sue pensava Rondolino

Ieri Renzi ne ha ammollata un’altra delle sue scrivendo che non c’è bisogno di piani segreti per distruggere il M5S, basta lasciar fare Conte.

Adesso Renzi accusa gli altri di ciò che faceva lui. L’ex premier: “Conte mandava veline al Tg1”. Alle sue pensava Rondolino

Ieri Matteo Renzi ne ha ammollata un’altra delle sue e sul suo profilo Facebook ha scritto che non c’è bisogno di piani segreti per distruggere i Cinque Stelle, basta lasciar fare a Giuseppe Conte perché fa tutto da solo. “Un anno fa – dice il senatore toscano – mandava veline e immagini al Tg1, oggi annuncia che non andranno più in Tv”. E poi il finale acido: “È stato bello, grazie di tutto. In momenti come questi, un pensiero ritorna alla mente: sì, ne valeva la pena”.

SENTI CHI PARLA. Ora, solo in Italia e solo Renzi che è sotto indagine per la questione della Fondazione Open per concorso in finanziamento illecito ai partiti dalla procura di Firenze, poteva dire una cosa simile, dopo la scoperta – grazie alle intercettazioni – del piano segreto di Fabrizio Rondolino (nella foto), ex Lothar di D’Alema, per “distruggere” i Cinque Stelle grazie a quella che lui e i suoi sodali chiamavano character assasination. Senza contare il clamoroso ritorno in Rai di Monica Maggioni al Tg1) e Mario Orfeo alla direzione Approfondimento (leggi l’articolo), entrambi citati nelle carte dell’inchiesta Open.

Insomma Renzi non rinuncia alla sua spavalderia da bullo toscano e mai proverbio fu più azzeccato come quello del bue che dà del cornuto all’asino. E neppure c’è da citare Freud e il suo meccanismo di proiezione per capire che Renzi accusa gli altri di quello che lui ha fatto per primo. Conte avrà perso potere rispetto ad un anno fa, ma lui ha perso tutto, passando dal 40% delle cenette con Obama e Benigni alla Casa Bianca alle pizzette scotte con Gennaro Migliore e Teresa Bellanova, alla guida di un micro-partitino che a stento arriva al 2%.

TITOLI DI CODA. Renzi è finito politicamente perché può contare solo sul suo gruppo parlamentare in via di evaporazione e alle prossime politiche rischia di non entrare in Parlamento e assistere al fuggi fuggi generale. E se continua a fare pasticci nazionali ed internazionali con principi assassini si gioca pure il posto di Segretario Generale della Nato previsto che sarà nominato dal presidente Usa nel 2022.

Ecco perché sta ammassando milioni di euro in “speach”, come li chiama lui. Proiettando droplet che terrorizzano i presenti e l’unico ombrello che serve in questi casi non è quello Nato, ma quello per proteggersi dai suoi micidiali sputazzi balistici quando si infervora con l’inglese, mai domato.