Renzi invia alla Meloni un pizzino sul caso Pozzolo

Cosa spinge Renzi a insistere sul ruolo di Delmastro durante l'ormai nota notte di capodanno in cui sparò la pistola di Pozzolo?

Renzi invia alla Meloni un pizzino sul caso Pozzolo

Cosa spinge il senatore di Italia Viva Matteo Renzi a insistere sul ruolo del sottosegretario Andrea Delmastro Delle Vedove durante l’ormai nota di capodanno in cui sparò la pistola del deputato di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzolo? Anche ieri Renzi nella sua newsletter è tornato sui fatti di quella notte, quando un trentunenne rimase ferito da un colpo partito dall’arma di Pozzolo mentre il sottosegretario si era allontanato per buttare dei sacchi dell’immondizia, come ha raccontato lo stesso Delmastro.

Cosa spinge Renzi a insistere sul ruolo di Delmastro durante l’ormai nota notte di capodanno in cui sparò la pistola di Pozzolo?

Sulla storia del pistolero di capodanno – ha scritto Renzi -, il sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro se va bene è reticente, se va male mente. Io penso che stia facendo entrambe le cose. Penso anche che la Meloni che non gli toglie la delega alla polizia penitenziaria rischi in prospettiva di pagare a caro prezzo questa impuntatura. A cosa mi riferisco? – punge Renzi – Lo vedrete presto. Non basta ripulire la scena del crimine… Fossi in Delmastro verrei velocemente in Parlamento a dire la verità prima che la verità la dica qualcun altro. Perché è solo questione di tempo, credetemi”.

Leggendo la newsletter dell’ex premier sorge un dubbio. Sa qualcosa che gli altri ignorano?

Il senatore fiorentino fa un chiaro riferimento a una pulizia “della scena del crimine” per cancellare le responsabilità di Delmastro: una responsabilità penale, se accertata. Cosa sa Renzi che non sanno i giornalisti? E poi, perché mette in dubbio nella sua newsletter che fosse solo una l’arma in circolazione in quel momento? “Trovo immorale che in una festa di capodanno pubblici ufficiali usino un’arma da fuoco (una?) in una festa in cui ci sono dei bambini e che chi deve dire la verità stia mentendo o mandando pizzini da venti giorni”, scrive l’ex presidente del Consiglio.

E le sue parole, anche loro, hanno tutta l’aria di essere un pizzino. Persino lui, del resto, sembra rendersi conto che il suo attivismo sul caso Pozzolo può leggittimare quantomeno qualche domanda: “Chi mi dice: ma perché insisti su questa storia? Perché trovo immorale che in una festa di capodanno pubblici ufficiali usino un’arma da fuoco (una?) in una festa in cui ci sono dei bambini e che chi deve dire la verità stia mentendo o mandando pizzini da venti giorni. È una cosa enorme. Ne va della dignità dei membri del Governo, della polizia penitenziaria, delle Istituzioni. Voi che dite?