Renzi mette Letta all’angolo

di Lapo Mazzei

Come da copione, e diversamente non poteva essere, Matteo Renzi ha annullato la partecipazione al consueto appuntamento dell’Epifania fiorentina con la Cavalcata dei Magi ed è volato a Parma, dove è andato a far visita a Pier Luigi Bersani. Il segretario del Pd è entrato nel nosocomio da un ingresso secondario, in modo da dribblare i cronisti che lo aspettavano all’entrata principale. Per certi gesti spegnere i riflettori non è solo legittimo, ma lecito.
Resta confermata invece la partecipazione di Matteo Renzi alla puntata di stasera ,in collegamento da Palazzo Vecchio, alla trasmissione televisiva de La7 “Otto e mezzo”, condotta da Lilly Gruber. E potrebbe essere proprio questa l’occasione giusta che matteino sta aspettando per tirare una riga sul caso Fassina, sul quale non ha fatto un passo indietro ma ha addirittura rincarato la dose, in modo da tornare a fare il suo mestiere principale: demolire il governo a partire dalle fondamenta.
Perché è chiaro che il viceministro era ed è solo un pretesto, quando l’obiettivo resta il voto anticipato o, in alternativa, un rimpasto forte che porti in dote ai renziani qualche poltrona di peso all’interno dell’esecutivo in modo da un restare con il cerino in mano in caso di scelte impopolari. Magari togliendo qualcosa agli esponenti del Nuovo Centrodestra, visto che Renzi vuol depotenziare Angelino Alfano in vista del confronto sulla legge elettorale. E per farlo si serve – dicono – anche dei falchi di Forza Italia in questo momento ingabbiati dal dialogo berlusconiano. E proprio per quest’ordine di fattori, l’uno consequenziale all’altro, il premier Enrico Letta è al lavoro sul cosiddetto “Patto di Governo”.

Il Patto di governo
Che se dal punto di vista lessicale vorrebbe essere una cosa da seconda Repubblica in realtà è in atto da ancien regime. Insomma, tu chiamala se vuoi, verifica di maggioranza, come dicevano i democristiani. E Siccome matteino lo è nell’animo, al posto dell’anima c’è uno scudo crociato e laddove batte il cuore pulsa una corona di spine con le quali infilza gli avversari, Letta dovrà fare di necessità virtù e assecondare le richieste di Renzi. Costi quel che costi. Il premier ha fatto rientro a Palazzo Chigi venerdì scorso, dopo una breve pausa per le festività, e starebbe lavorando ai punti da presentare agli alleati. Lavoro e riforme sono i temi in cima alla lista su cui trovare un equilibrio che possa mettere d’accordo sia Matteo che Alfano.

Task force anti-elezioni
Il compito più arduo per il premier sarà quello di “disinnescare” la carica esplosiva con cui il segretario del Pd ha iniziato il 2014. E dietro cui si cela il sospetto della voglia di elezioni anticipate. Anche il leader dell’Ndc vuole evitare questo epilogo. Per questo dovrebbe riunire oggi i suoi e fare il punto della situazione. Il Patto dovrebbe essere presentato al massimo entro fine mese e contenere anche le linee guida della nuova legge elettorale. Indiscrezioni parlano di “consultazioni parallele” in corso di Letta e Renzi con gli altri alleati di governo, Ncd e Scelta Civica.
Non è escluso, anche se al momento non è in agenda, un confronto tra il premier e il rottamatore nel corso della settimana. Sta di fatto che, ad ora, non sono previsti incontri a Palazzo Chigi. Segno che ognuno, per ora, gioca a carte coperte. E se all’interno di questo recinto gli attori in campo si studiano, dalle tribune c’è chi ne approfitta per sparare ad alzo zero. Secondo “Il Mattinale”, la newsletter del gruppo di Forza Italia alla Camera, “il cinismo machiavellico di Renzi lo perderà. Elimina Fassina con una battuta, per mostrarsi rapido di riflessi e determinato. Le battute dicono la verità su chi le pronuncia”.

“Utili idioti”
E sulla strategia di Renzi interviene anche Cicchitto, del Nuovo Centrodestra: “Ncd guidato da Alfano si sta strutturando autonomamente come forza politica e, quali che siano i tempi e le regole delle nuove elezioni, con esso si dovrà fare i conti e anche i più furiosi esponenti di Forza Italia sanno benissimo che non c’è nessuna possibilita’ per il centrodestra di essere competitivi senza il concorso e l’intesa con l’Ncd. Anche per questo Renzi cerca di comprimerci e di emarginarci e anche per questo cerca di usare gli estremisti di Forza Italia come i suoi ‘veri utili idioti’”.