Discoteche riaperte, M5S decisivi. Grottesche la destre che esultano. La deputata Alemanno: acceso un faro su un settore in crisi. “Folle che rivendichi meriti chi era contro il Green Pass”

La deputata Maria Soave Alemanno (M5S): acceso un faro su un settore in crisi. "Folle che rivendichi meriti chi era contro il Green Pass".

Discoteche riaperte, M5S decisivi. Grottesche la destre che esultano. La deputata Alemanno: acceso un faro su un settore in crisi. “Folle che rivendichi meriti chi era contro il Green Pass”

“Finalmente le discoteche riaprono in sicurezza, anche se con una forte limitazione in termini di presenze al chiuso. È un primo passo, che mi fa ben sperare: credo che a breve ci saranno le condizioni per far ripartire il settore a pieno regime”. Esulta a giusta ragione la deputata pentastellata Maria Soave Alemanno, parlamentare pentastellata, che sin da subito in commissione Attività produttive ha seguito il duro viaggio delle discoteche negli ultimi mesi, tra chiusure, lockdown e lente ma progressiva riapertura (leggi l’articolo). È solo di pochi giorni fa la notizia: per le discoteche asticella fissata al 50% della capienza al chiuso, 75% all’aperto.

Quanto è stato determinante il pressing del Movimento cinque stelle?
Seguo il tema da mesi e ho sempre lavorato perché si arrivasse a riaprire in sicurezza. Grazie alla sensibilità del Movimento e all’attenzione per questo comparto che fornisce un contributo importante all’economia abbiamo presentato innumerevoli emendamenti, ordini del giorno interrogazioni e interpellanze, l’ultima pochi giorni fa.

Che cosa avete chiesto in questi atti ufficiali?
Abbiamo sempre insistito sulla necessità di sostenere adeguatamente professionisti e imprese del settore nel periodo di chiusura totale. In Parlamento siamo intervenuti a più riprese per richiederne la riapertura, senza mai tralasciare l’aspetto principale della sicurezza della salute pubblica. Credo che il nostro pressing sia stato importante perché abbiamo saputo accendere un faro sulle grandi difficoltà di un settore che ha pagato a caro prezzo la pandemia.

Eppure anche altre forze politiche sono per così dire salite sul carro del vincitore…
Le risponderò citando quanto ha affermato Giuseppe Conte sulle riaperture. Ovvero che appare quasi inspiegabile la gioia di quelle forze politiche che sono sempre state diffidenti o addirittura contrarie al green pass e oggi entrano in contraddizione esultando per la riapertura delle sale da ballo e discoteche che, ricordiamo a tutti, è possibile proprio grazie all’uso del green pass.

Ecco, non è paradossale tutto questo?
Lo è eccome! Direi che è quasi grottesco. Il Movimento Cinque Stelle è sempre stato dello stesso avviso, senza ambiguità e con chiarezza e determinazione è andato avanti sostenendo che la riapertura – sempre in sicurezza, è bene ribadirlo se mai ce ne fosse bisogno – fosse necessaria. Il green pass rappresenta evidentemente la chiave di volta per far ripartire l’economia e deve essere inteso non come strumento di limitazione alla circolazione bensì di libertà.

Lei ha anche chiesto una chiara posizione da parte del ministro Giorgetti a riguardo, considerando le enormi perdite del settore.
Vero.

Ha avuto risposta dopo il suo appello?
Purtroppo no, non ho avuto risposta al mio appello che altro non è che un grido di allarme per un settore letteralmente in ginocchio. Un settore che, voglio ribadire, rappresenta una bella fetta del Pil nazionale – con oltre 3mila locali da ballo – e che attrae turismo nel nostro Paese. Aver precluso l’apertura in estate ha determinato ingenti perdite non solo per gli imprenditori delle sale da ballo e discoteche ma anche per tutte le professionalità che gravitano attorno al settore. Mi riferisco a dj, animatori, promoter, lavoratori stagionali e tutte le altre figure del mondo dello spettacolo.

Visto lo stallo che tali professionisti hanno vissuto per mesi, cosa si aspetta dal ministero dello Sviluppo economico?
Mi aspetto più coraggio da parte del ministro dello Sviluppo economico affinché i ristori siano adeguati, considerando che la riapertura al 75% all’aperto in autunno è pressoché irrealizzabile e il 50% al chiuso, considerando anche il personale che ci lavora non consentirà la sostenibilità economica di questo settore. C’è urgente bisogno di ulteriori ristori, per accompagnare il settore fino alla riapertura totale.

Quali saranno adesso i prossimi obiettivi che secondo lei bisogna perseguire per un progressivo ritorno alla normalità?
Lascio che sia la scienza a dettare la linea da seguire. Personalmente ritengo che il vaccino e il green pass siano il modo migliore per tornare alla normalità di un tempo, speriamo presto.

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