Riscossioni a manetta

Dalla Redazione

Stretta sui grandi evasori. Nel 2014 sono infatte rientrate tasse, imposte e sanzioni non pagate dagli italiani per un valore superiore ai 3,7 miliardi di euro (di cui il 40% da grandi evasori), come nel primo semestre 2013. Lo rivela Equitalia, impegnata in un’azione di recupero dei crediti vantati dallo Stato (dal 2006 ha riscosso circa 60 miliardi).

Funziona la mini sanatoria delle cartelle, che ha consentiti di far rientrare più di 700 milioni, che i contribuenti avevano in sospeso. Funzionano anche le dilazioni di pagamento. Al 30 giugno risultavano attive più di 2,3 milioni di rateizzazioni per un ammontare di circa 25,6 miliardi di euro. A queste va aggiunta la quota di chi aveva perso il diritto alla dilazione perché non in regola con i pagamenti che ora potrà chiedere di essere riammesso con un piano fino a un massimo di 72 rate, in virtù del decreto Irpef, convertito in legge lo scorso mese.

La richiesta si può presentare fino al 31 luglio, sia pur con alcuni limiti: il nuovo piano concesso non è prorogabile e decade in caso di mancato pagamento di 2 rate anche non consecutive (anziché 8).