Risiko degli ambasciatori. Giorgio Starace, fratello dell’Ad dell’Enel, va in Libia. Al suo posto, ad Abu Dhabi, arriva l’ex consigliere di Formigoni

di Stefano Sansonetti

Un valzer di poltrone diplomatiche perfezionatosi piuttosto in sordina. Eppure gli spostamenti che ne sono scaturiti non sono di poco conto. Il dato più rilevante è che Giorgio Starace, fino a poco tempo fa ambasciatore italiano ad Abu Dhabi, ha assunto un nuovo incarico. Il diplomatico, che è fratello dell’amministratore delegato dell’Enel, Francesco Starace, è stato nominato inviato speciale in Libia del ministro degli esteri Paolo Gentiloni. Una poltrona non semplice, se solo si considerano le tensioni che in Libia non accennano a smorzarsi. Ma è allo stesso tempo una poltrona strategica, se si pensa a quali interessi economico-energetici l’Italia abbia sempre avuto in Libia, in particolare attraverso l’Eni.

LE MOSSE
L’altro spostamento di rilievo è rappresentato dall’arrivo ad Abu Dhabi, in qualità di ambasciatore, di Liborio Stellino, già console d’Italia a Boston e in tempi un po’ più recenti consigliere per gli affari internazionali dell’allora governatore della Lombardia Roberto Formigoni. Immediatamente prima di questo nuovo incarico, tra l’altro, Stellino ha guidato l’unità per la Russia, il Caucaso e l’Europa orientale della direzione generale affari politici della Farnesina.

GLI SVILUPPI
Da ambasciatore ad Abu Dhabi, negli Emirati arabi, si troverà a gestire i rapporti con un Paese che ormai ha relazioni sempre più fitte con l’Italia (si pensi solo all’unione tra Etihad e Alitalia). Non più di qualche mese fa lo stesso presidente del consiglio si è recato negli Emirati. In quell’occasione ad accoglierlo ha trovato Starace. Al quale, secondo alcuni rumors, il premier avrebbe prospettato la possibilità di un trasferimento proprio a Palazzo Chigi. Alla fine, però, è prevalsa un’altra sistemazione.

IL PRECEDENTE
È appena il caso di ricordare che l’ambasciatore Starace qualche mese fa è stato protagonista di una vicenda che ha creato qualche imbarazzo. Come ricostruito anche in un’interrogazione parlamentare del vicepresidente della Commissione Antimafia Claudio Fava, l’allora capo dei servizi segreti italiani a Dubai, il colonnello della Gdf Paolo Costantini, interrogato dai pm avrebbe accusato Starace di aver coperto la latitanza di Amedeo Matacena, armatore ed ex deputato di Fi, condannato per concorso esterno in associazione mafiosa. Una vicenda che ha portato lo stesso Starace e la medesima Farnesina a smentire seccamente le accuse. E a smentire, in base a evidenze acquisite dalla procura, ogni ipotesi di indagine a carico dell’ambasciatore. Sta di fatto che adesso il diplomatico si appresta a cominciare una nuova avventura. Come detto la Libia è un Paese strategico, in particolare per quanto riguarda gli interessi dell’Eni.

RUMORS
E sul punto circola anche qualche suggestione. Un domani, a quanto filtra, l’attuale Ad dell’Enel Francesco Starace, fratello dell’ambasciatore, potrebbe puntare alla medesima poltrona in Eni, dove l’attuale amministratore delegato Claudio Descalzi ha qualche difficoltà (è indagato per presunte tangenti in Nigeria). Ma per il momento, come detto, si tratta solo di suggestioni.

Twitter: @SSansonetti