Gente che va, gente che viene. Il fenomeno dei cambi di casacca non è certo una novità ma è pur vero che in ogni legislatura, per transfughi che vanno facendo traballare le maggioranze, ci sono anche “responsabili” che vengono in soccorso. Una sorta di contrappeso. Sulla carta i giallorossi in Senato hanno la maggioranza anche con le fuoriuscite dei tre senatori del M5S ma per star tranquilli sarebbero già pronti almeno dieci azzurri, capitanati dall’ex FI Paolo Romani (nella foto), che in agosto ha aderito al movimento Cambiamo! di Giovanni Toti, pronti a sostituire gli uscenti e a porsi come elemento “stabilizzante” della maggioranza.
Il diretto interessato nega di voler fare la stampella al Conte bis ma è innegabile che il motivo della scissione dalla casa madre Forza Italia sia l’assoluta convinzione di non voler morire salviniani, stessa motivazione che anima anche l’esponente azzurra più critica con la deriva sovranista, Mara Carfagna. Chiaro che qualora ve ne fosse bisogno sarebbero pronti a votare i provvedimenti del Governo, fosse solo per fare un dispetto al leader della Lega Matteo Salvini.
Si sceglie il male minore, insomma, come sempre. Intanto sull’argomento “voltaggabana” interviene anche Giuseppe Conte che, pur non affermando esplicitamente di essere d’accordo all’inserimento del vincolo di mandato, non nega che occorrano regole più stringenti di quelle attuali: “Senza mortificare la libertà del singolo sarei per rendere più difficile questi passaggi, sulla base dei regolamenti parlamentari”.