Rocca il crocerossino in missione a Dubai

Rocca col piede in due staffe. Lunedì il governatore del Lazio è volato a Dubai in veste di presidente della Croce rossa internazionale.

Rocca il crocerossino in missione a Dubai

Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, lunedì è volato a Dubai, in veste di presidente della Croce rossa (Cr) internazionale, per partecipare alla conferenza Dihad del principe degli Emirati Arabi Mohammed Bin Rashid. Un ruolo quest’ultimo che Rocca ha deciso di tenere nonostante sia stato eletto con la coalizione di centrodestra a capo della Regione Lazio, mantenendo così i piedi ben saldi in due staffe, con il benestare della stessa Cr internazionale che ha escluso conflitti di interessi nel doppio incarico, derogando ad uno dei suoi principi costituenti, quello della neutralità ideologica.

Rocca col piede in due staffe. Lunedì il governatore del Lazio è volato a Dubai in veste di presidente della Croce rossa internazionale

Una doppia poltrona che ha consentito a Rocca, dopo aver nominato la nuova giunta tra liti e malumori, di partecipare come relatore all’evento in cui sono stati trattati temi quali energia, povertà e capitalizzazione delle risorse con il patrocinio di “Sua Altezza lo sceicco Mohammed Bin Rashid Al Maktoum, Vicepresidente e Primo Ministro degli Emirati Arabi Uniti e Sovrano di Dubai”.

L’evento Dubai International Humanitarian Aid & Development (Dihad) inaugurato nel 2004 fornisce una piattaforma in cui i fornitori di assistenza possono interfacciarsi con gli attori rilevanti del settore aziendale e governativo. La Dihad Conference & Exhibition, riunisce i responsabili delle decisioni delle principali Ong, agenzie delle Nazioni Unite, organizzazioni di beneficenza e organismi governativi, insieme a fornitori di aiuti, istruzione e costruzioni del settore privato per rispondere ai bisogni delle persone e dei paesi colpiti da crisi, disastri e calamità naturali. Attori socio-economici fondamentali anche per la crescita degli Emirati.

Infatti tra gli obiettivi del principe non c’è solo quello di abbattere la povertà degli altri ma di raddoppiare le dimensioni dell’economia, negli Emirati Arabi Uniti, nell’arco dei prossimi 10 anni, consolidando la posizione di Dubai tra le prime tre città economiche globali. L’agenda economica di Dubai infatti è stata presentata dallo sceicco Mohammed bin Rashid al-Maktoum, e specifica obiettivi economici combinati di 8.712 miliardi di dollari entro il 2033. Su Twitter, ha affermato che Dubai sarà tra i primi quattro centri finanziari globali del mondo. “Il nostro obiettivo è attrarre investimenti diretti esteri che superino quasi i 200 miliardi di dollari entro 10 anni”.

Ma torniamo in Italia dove Rocca si è dimesso da Presidente della Croce rossa italiana (Cri) e dove sono già partite le candidature per la presidenza. Tra i papabili, ha lanciato la sua candidatura Flavio Ronzi come aveva anticipato un mese fa proprio La Notizia. Ronzi ex segretario generale della Cri dimessosi nel 2016 aveva smentito una sua eventuale candidatura (per di più sponsorizzata da Rocca), ma con una lettera aperta delle ultime ore ha deciso di scendere in campo.

“Quando mi ha fatto la domanda non ero candidato. E poi le domande erano sull’allora Presidente Francesco Rocca e le dissi che io non parlo mai degli altri, sopratutto se non ne posso parlare bene. Le confermo anche oggi che non c è stato nessun dissapore tra di noi – dichiara Ronzi – semplicemente abbiamo una visione diversa di molte cose e poi Rocca ha il suo vice candidato (Valastro oggi presidente della Cri italiana, ndr). In continuità quindi non potrei essere certo io quello sponsorizzato da Rocca, abbiamo storie politiche e personali molto lontane”.

Ronzi attualmente è presidente della Federambulanze un ruolo che potrebbe alimentare, anche in questo caso, sospetti di conflitto di interessi con con la presidenza della Cri. Un altro nome vicino a Rocca per un’eventuale candidatura alla guida della più grande associazione di volontariato italiana è Ilaria Decimo, Presidente regionale della Cri Puglia. Insomma sono in molti a pensare che sulla scelta del nuovo presidente della Cri Rocca avrà voce in capitolo dopo 15 anni alla guida dell’associazione che ha gestito milioni di fondi pubblici e su cui non sono mancate delle zone d’ombra.

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