Roma fa schifo e un quarto di Ama sta a casa

Di Paolo Foschi per Il Corriere della Sera

Su 8mila dipendenti circa 2mila accedono ai diritti della legge 104, che dà la possibilità tre giorni al mese di assistere un familiare e quindi non andare al lavoro. È evidente che io sono assolutamente favorevole a quel tipo di legge e l’ho anche difesa in Parlamento. Ma certamente 2mila persone su 8mila è statisticamente difficile da capire»: Ignazio Marino, a margine di un sopralluogo all’impianto Tmb di Rocca Cencia, ha illustrato così uno dei numeri emersi nell’analisi dei dati delle assenze dei dipendenti, questione al centro del confronto avviato sabato mattina con i sindacati per l’efficientamento dell’azienda.

Aumenteranno i controlli
Attualmente le assenze sono al 16%, l’obiettivo è arrivare al 13%, riducendo quelle per malattia, quelle per infortuni (anche con investimenti sulla sicurezza) e verificare meglio se sui permessi della 104 è tutto in ordine o c’è qualcuno fa il furbo.
Ieri, comunque, sia il sindaco, sia l’assessore all’Ambiente Estella Marino, hanno dedicato la giornata all’emergenza rifiuti, con visite ai quartieri dove si sono registrati i disagi maggiori. «La situazione sta migliorando, entro dieci giorni saranno risolte anche le criticità residue» ha commentato il sindaco. Ieri intanto sono state segnalate situazioni di grande degrado a Casal de’ Pazzi e numerosi disagi in altre zone (dal Tiburtino a Ostia, da Monteverde a Casal Palocco).

La paura dei cittadini
La preoccupazione dei cittadini è però che – esaurita questa fase di mobilitazione e interventi straordinari – fra qualche settimana, al primo guasto a un impianto o al primo evento imprevisto, Roma torni all’emergenza. Rischio che invece secondo Marino non c’è perché le misure varate dala giunta nella notte di giovedì scorso «permettono di gestire la situazione in attesa della riorganizzazione che sarà attuata con il nuovo piano industriale». L’obiettivo di medio-periodo, cioè nell’arco temporale di due anni, è di portare la raccolta differenziata dall’attuale 38-40% al 65% e contemporaneamente realizzare gli ecodistretti, cioè le cittadelle dei rifiuti con impianti puliti per il trattamento e la valorizzazione dei rifiuti, lasciando alle discariche una quota residuale minima.

Tre camper «straordinari»
Intanto nei prossimi mesi potrebbe aumentare la quota di immondizia trasportata in altre Regioni o all’estero, anche se c’è il rischio di un aumento dei costi, mentre l’azienda deve ridurre il budget complessivo in tre anni di 93 milioni, come previsto nel Piano di rientro dei debiti che il Comune ha presentato al governo. Nel breve periodo, c’è comunque una novità: nei prossimi giorni, ha annunciato Marino, entreranno in servizio tre camper che gireranno nei municipi per raccogliere i rifiuti speciali: dalle batterie ai piccoli elettrodomestici, dalle lampadine e altri oggetti che non possono essere smaltiti nei comuni cassonetti.