Russia, è ancora giallo sull’airbus precipitato. Il Cremlino non esclude l’ipotesi attentato. La compagnia aerea si difende: “intervento esterno”

Mistero sul dramma dell’airbus russo precipitato sabato in Sinai.  “L’unica ragione plausibile può essere stata un impatto meccanico sull’aereo”, ha detto in conferenza stampa Alexander Smirnov, vice direttore della Kogalymavia, che gestisce i voli con il marchio Metrojet. Il Cremlino predica calma ma non esclude l’ipotesi attentato terroristico: “Attendiamo i risultati. Meglio astenerci da speculazioni”. Lo Stato Islamico, però, ha rivendicato l’abbattimento del velivolo. Sono morte in tutto 224 persone. Non ci sono superstiti.

Da quanto viene fuori dalla ricostruzione degli inquirenti russi l’aereo “si è spezzato mentre era in volo ma è ancora troppo presto per determinarne le cause anche perché i resti del velivolo sono sparsi su una superficie di 20 chilometri quadrati”.  Lo Stato Islamico ha rivendicato l’abbattimento.