Russia, Putin ai media statali: “Pronti a usare armi nucleari”

Putin ha ribadito che l'uso delle armi nucleari è previsto solo nel caso in cui venga messa in pericolo "l'esistenza" e "la sovranità e l'indipendenza" della Russia.

Russia, Putin ai media statali: “Pronti a usare armi nucleari”

La Russia sarebbe pronta a usare armi nucleari se la sua sovranità fosse minacciata. È quanto avrebbe detto il presidente Vladimir Putin in un’intervista con i media statali, secondo quanto riporta Reuters. La Russia rimane in stato di combattimento ed è pronta a una guerra nucleare ma, ha precisato Putin, la situazione “non sta precipitando”.

Putin ha ribadito che l’uso delle armi nucleari è previsto solo nel caso in cui venga messa in pericolo “l’esistenza” e “la sovranità e l’indipendenza” della Russia

L’uso delle armi nucleari, ha affermato in un’intervista televisiva il presidente russo, è previsto solo nel caso in cui venga messa in pericolo “l’esistenza” e “la sovranità e indipendenza” della Russia. Vladimir Putin ha assicurato che l’invio di soldati della Nato in Ucraina, un’ipotesi che il presidente francese Emmanuel Macron ha detto di non escludere, non cambierebbe nulla “sul campo di battaglia”. “Se si tratta di contingenti militari ufficiali provenienti da Paesi stranieri – ha detto il presidente russo -, sono sicuro che ciò non cambierà la situazione sul campo di battaglia. Questa è la cosa più importante, così come l’invio di armi non cambia nulla”.

“La Russia non avrà linee rosse”

“Gli Stati che dicono di non avere linee rosse verso la Russia devono capire che la Russia non avrà linee rosse verso di loro” ha aggiunto Putin ribadendo di non avere mai pensato di usare armi nucleari tattiche in Ucraina.

Mosca schiererà le sue truppe lungo il confine con la Finlandia

Putin intende schierare le sue truppe lungo il confine con la Finlandia. Il presidente russo, nel corso della stessa un’intervista alla tv statale e all’agenzia di stampa Ria Novosti, ha criticato l’adesione della Finlandia e della Svezia alla Nato, affermando che “questo è (stato) un passo assolutamente privo di significato (per la Finlandia e la Svezia) dal punto di vista della tutela dei propri interessi nazionali”. E ha aggiunto: “Non avevamo truppe lì (al confine finlandese), ora ci saranno. Non c’erano sistemi di distruzione lì, ora appariranno”.