Russia, staccato il gas ai paesi europei: quali sono e cosa succede

Russia, staccato il gas ai paesi europei: sono stati interrotti i primi collegamenti e i rifornimenti con seri e pericolosi rischi.

Russia, staccato il gas ai paesi europei: quali sono e cosa succede

Russia, staccato il gas ai paesi europei: la notizia era già nell’aria ed ora è ufficiale. Il rischio, nei prossimi mesi, per molti paesi europei è di trovarsi senza un fornitore se non si accettano le condizioni dettate da Mosca.

Russia, staccato il gas ai paesi europei: quali sono

Sono state staccate delle forniture di gas dalla Russia verso alcuni paesi europei. Il primo paese a dover affrontare la questione è l’Olanda. Infatti, la compagnia olandese Gasterra ha riferito che Gazprom ha deciso lo stop alle forniture di gas per rifiuto della società di pagare in rubli. L’interruzione delle forniture russe all’Olanda è iniziata da martedì 31 maggio. “Gazprom ha interrotto del tutto le sue forniture a GasTerra in seguito al mancato pagamento in rubli”, ha sottolineato il gruppo russo in una nota. Il gigante energetico russo ha fatto sapere di aver interrotto le forniture di gas ai Paesi Bassi dopo che l’azienda olandese GasTerra si è rifiutata di pagare in rubli.

Dunque, Olanda e Danimarca non riceveranno più le forniture di gas dalla Russia così come già successo a Finlandia (dopo la richiesta di adesione alla Nato) e a Polonia e Bulgaria.

Cosa succede

L’Olanda, nel frattempo, si sta già organizzando e non si è fatta trovare impreparata. GasTerra, che acquista e commercia gas per conto del governo olandese, ha affermato di aver stipulato un contratto con altri fornitori per 2 miliardi di metri cubi di gas, una quantità che sarebbe dovuta arrivare da Gazprom fino a ottobre.

Se anche altri paesi europei si rifiuteranno di pagare il gas russo con i rubli, ecco che seguiranno il destino dell’Olanda con il rischio però di non avere a disposizione alternative nell’immediato e quindi con il pericolo di trovarsi senza la fornitura giusta di gas.

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