Sale l’emergenza per la dipendenza dal gioco d’azzardo

E’ sempre più alta l’emergenza per la dipendenza dal gioco d’azzardo, ormai considerata come una vera e propria patologia da fronteggiare con strumenti specifici. Non a caso il DPA ha deciso di attivare un percorso formativo con uno specifico progetto nazionale per i professionisti dei centri pubblici di assistenza. Lo scopo è quello di fornire una prima risposta al problema per razionalizzare e omogeneizzare i modelli tecnico-scientifici di prevenzione, cura e riabilitazione su tutto il territorio nazionale. Per questo, avrà inizio a partire da domani la tre giorni interamente dedicata al primo corso di formazione nazionale per formatori regionali sul gioco d’azzardo patologico organizzato dal DPA in collaborazione con il Ministero della Salute, che si volgerà a Roma. A partecipare sarà una selezione di professionisti selezionati dalle Regioni e PA di appartenenza che hanno già maturato esperienza in materia di gioco d’azzardo patologico e di formazione sul territorio nazionale.
“Il fenomeno del Gioco d’azzardo Patologico – ha dichiarato Giovanni Serpelloni capo del DPA.- ha raggiunto livelli ormai preoccupanti anche nel nostro Paese e ci sono indicatori che ci fanno capire che è in ulteriore e rapida espansione. Per questo il Dipartimento ha attivato uno specifico progetto nazionale per la realizzazione di interventi coordinati e integrati tali da assicurare la diffusione di un approccio basato sulle evidenze scientifiche per quanto riguarda la prevenzione, la cura e la riabilitazione. È fondamentale – ha spiegato Serpelloni – avere standard e indicazioni metodologiche univoche e che permettano in tutte le Regioni, oltre alla corretta gestione clinica di queste persone, anche una buona raccolta dati e una altrettanto corretta elaborazione ed interpretazione. Attraverso il corso di formazione per formatori, vogliamo dare concretezza agli intenti, poterli replicare e riuscire a creare una buona collaborazione e un buon coordinamento con i sistemi regionali di risposta in modo adeguato alla malattia. L’impegno del Dipartimento su questo tema rimane costante e orientato anche a sviluppare e sostenere specifiche linee di ricerca nel campo delle neuroscienze sul GAP e sui fattori di venerabilità che lo sostengono oltre che sulle basi fisiopatologiche e le aree cerebrali implicate nel controllo del comportamento di gioco compulsivo”.

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