Salvini contestato in Polonia. Il sindaco di Przemyśl non lo riceve ma al suo arrivo gli mostra la maglietta di Putin

Il leader della Lega, Matteo Salvini è stato contestato dal sindaco Wojciech Bakun, al suo arrivo nella cittadina polacca di Przemy.

Salvini contestato in Polonia. Il sindaco di Przemyśl non lo riceve ma al suo arrivo gli mostra la maglietta di Putin

Matteo Salvini contestato in Polonia. Il leader della Lega, al suo arrivo nella cittadina polacca di Przemyśl, al confine con l’Ucraina, non è stato ricevuto dal sindaco Wojciech Bakun (qui il video). Il primo cittadino ha mostrato a Salvini una t-shirt con il volto di Putin, come quella che il leader leghista aveva indossato durante una visita a Mosca. “Non ci interessa la polemica della sinistra italiana o polacca, siamo qui per aiutare chi scappa dalla guerra”, ha commentato Salvini, mentre dalla Lega liquida l’episodio come “sceneggiata di poco conto”.

Salvini contestato in Polonia: “Non ci interessa la polemica della sinistra italiana o polacca”

Il leader del Carroccio, dopo gli incontri di ieri con Nunzio Apostolico, ambasciatore e imprenditori a Varsavia (leggi l’articolo), in mattinata ha raggiunto il confine tra Polonia e Ucraina con i volontari di Ripartiamo Onlus, l’associazione che la scorsa settimana ha trasferito in Italia 35 persone tra donne e bambini che erano in orfanotrofio.

L’obiettivo della missione della Lega è quello di portare in Italia e fornire accoglienza a decine di famiglie attualmente ospiti dei centri di accoglienza in territorio polacco. Un pullman ad hoc è già pronto a partire nelle prossime ore. Particolarmente delicato il tema dei bimbi rimasti orfani: come sottolineato ieri a Salvini durante gli incontri a Varsavia, è necessario intervenire per sbloccare le procedure burocratiche e rendere più agevole il loro trasferimento in Italia. Salvini ha scritto al ministro della Famiglia Elena Bonetti per chiedere procedure accelerate e semplificate per le famiglie italiane che vorranno chiedere affidi ed adozioni dei bimbi sopravvissuti alle bombe.