Niente, nel Carroccio proprio non riescono a farsene una ragione. Nonostante il blocco dell’aumento dell’Iva sia ormai nero su bianco nella Nota di aggiornamento al Def, varata lunedì sera dal Governo, i leghisti continuano a vedere nuove tasse ovunque. Peccato che non ci siano. “Si legge di penalizzare chi paga in denaro contante: neanche in Unione Sovietica, una follia, tassare i risparmi in banca, tassare chi va a fare la spesa: sarebbe la morte del commercio e dell’impresa”, tuonava, per dire, ancora ieri, Matteo Salvini, al termine dell’ennesimo comizio ad Attigliano, in Umbria. Come se scoraggiare l’uso del contante in un Paese, l’Italia, dove ogni anno l’evasione fiscale vale qualcosa come 100 miliardi di euro, fosse fuori legge. Per non parlare dell’ardito paragone con l’Unione Sovietica. Chissà, magari è stato solo un lapsus, ma scomodare pure la patria del comunismo, oggi feudo del presidente-monarca Vladimir Putin, modello a cui il Capitano da sempre guarda, è davvero troppo. Nella Lega, del resto, di rubli se ne intendono.
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