San Siro, Ok il prezzo è giusto: la stima delle Entrate validata dai prof di Politecnico e Bocconi che collaborano con l’Agenzia

La perizia sulla stima dello stadio (fatta dall'Agenzia delle Entrate) è stata firmata da due prof con incarichi nella stessa Agenzia

San Siro, Ok il prezzo è giusto: la stima delle Entrate validata dai prof di Politecnico e Bocconi che collaborano con l’Agenzia

La valutazione di 197 milioni di euro complessivi fatta dall’Agenzia delle Entrate per l’acquisto dello stadio di San Siro (72 milioni) e delle aree limitrofe (124 milioni per 280.916 mq., pari a 441 euro al mq) è congrua.

È il responso della perizia firmata dai docenti designati da Politecnico di Milano e Università Bocconi alle quali il Comune di Milano, che si appresta a vendere le aree ai due fondi speculativi che posseggono Milan e Inter, si era rivolto per asseverare quella valutazione. Un modo per rispondere sia ai dubi sollevati dai comitati cittadini, sia all’esposto presentato alla Corte dei Conti dal Comitato SiMeazza per possibile danno erariale.

La dichiarazione del Comune sulla perizia

“Le Università concludono nel senso che gli elementi emersi e disponibili evidenziano che “il valore di Mercato dell’intero comparto c.d. “GFU San Siro”, che include anche lo Stadio Meazza nel suo stato di fatto, secondo l’ipotesi che valgano i vincoli della Legge Stadi, nella Stima AdE non sia stato sottostimato”…”, si legge nella nota emessa da Palazzo Marino. Fine della questione?

Le collaborazioni dei professori con l’Agenzia delle Entrate

Non proprio. A firmare la relazione affidata a Politecnico e Bocconi sulla valutazione dell’Agenzia delle Entrate sono stati i due professori – di indubbio valore professionale e scientifico – Alessandra Oppio e Giacomo Morri, che però con l’Agenzia delle Entrate collaborano da tempo.

Oppio, ordinaria di Estimo al Politecnico, per esempio, dal 2017 “risulta ad oggi componente supplente della seconda sezione, competente in materia di catasto urbano, della Commissione Censuaria Centrale, così come nominata dal decreto MEF firmato il 10 luglio 2023”, come chiarisce l’Agenzia delle Entrate sentita da La Notizia. Inoltre dal 2024 è membro del Cda di Atm su nomina proprio del Comune di Milano, con una remunerazione di 32.500 euro l’anno.

L’altro firmatario, Morri, professore di Finanza Immobiliare e Direttore del Master in Real Estate presso SDA Bocconi School of Management e docente di Real Estate Finance presso la stessa università, “fa parte del Comitato scientifico di Territorio Italia, rivista open access peer-reviewed edita dall’Agenzia delle Entrate. La partecipazione al Comitato scientifico, che conta 17 membri tra professori universitari ed esperti dell’Agenzia, è a titolo gratuito”, fa sempre sapere l’Agenzia.

Controllori e controllato

Ribadiamo, si tratta di due “esperti” di indubbia preparazione, che però, su richiesta d Palazzo Marino, sono stati incaricati di “controllare” la perizia di un ente pubblico con il quale hanno collaborazioni. Una questione quanto meno di opportunità – se non di conflitto di interessi – che non ha turbato la giunta Sala. La quale, ricevuta la relazione, l’ha sbandierata per certificare che la cessione al prezzo da più parti contestato di stadio e aree limitrofe ai due fondi di investimento Usa è un’operazione che non pone alcun problema.

Le due università coinvolte dal Comune nell’urbanistica

Del resto, la scelta di affidare a Politecnico e Bocconi il delicato ruolo di arbitri non sorprende più di tanto. Come recita la stessa determina di affidamento dell’incarico (N. 4217 del 27/05/2025), “negli ultimi anni si è consolidata e sviluppata la partnership tra il Comune di Milano e le Università milanesi”, che “sono protagoniste di interventi di trasformazione e rigenerazione urbana di ambiti strategici e rilevanti della Città”, come “la rigenerazione dell’area di Città Studi, il polo universitario del Politecnico in Bovisa”, tanto che “sono in corso alcuni “cantieri” di collaborazione relativi a specifiche iniziative di rigenerazione urbana e di analisi e valutazione di alcuni servizi pubblici comunali nei quartieri della Città”.

“Il Politecnico”, si legge sempre nella determina comunale, “è impegnato nella valutazione dei servizi scolastici in un percorso che riguarda il quartiere ERP di San Siro”, “l’Università Bocconi è impegnata nell’analisi dell’impatto delle politiche comunali mirate al contrasto della dispersione scolastica”.

Naturalmente è più che giusto che le università siano coinvolte nello sviluppo di Milano, ma se sono player attivi dell’Urbanistica in città, sarebbe auspicabile che non fossero chiamate a fare da “giudici” sulla principale trasformazione urbanistica in programma a Milano.

Prima la perizia gratuita, poi l’incarico remunerato ai due atenei

Inoltre, secondo la delibera, la perizia di Bocconi e Politecnico è stata effettuata a titolo gratuito, tuttavia le due università sono state poi chiamate ad affiancare il Comune nell’operazione di vendita delle aree ai club, a fronte di una remunerazione da 126mila euro.

Restano gli interrogativi

Ma è l’intera operazione – senza mettere ovviamente in dubbio la buona fede di professori e Atenei – che si presta a far nascere più di un interrogativo.

Perché Palazzo Marino non ha scelto un soggetto terzo diverso per redigere quella perizia, ma ha accettato che a redigerla fossero due docenti che, sia pur in maniera legittima e trasparente, collaborano con l’Agenzia delle entrate?

E infine: per stimare il valore di stadio e aree l’Agenzia delle Entrate aveva chiesto un parere alla società M-I che gestisce il Meazza, di proprietà di Milan e Inter. In pratica aveva chiesto ai futuri compratori di dare un prezzo allo stadio che i due club vogliono comprare e aveva preso per buone le cifre fornite da questi. Ora due professori che collaborano con l’AdE dicono che quella stima è esatta. Ma data la complessità e le polemiche, Palazzo Marino non poteva evitare di esporsi ad ulteriori polemiche?