Sardegna in rivolta contro l’arrivo di 92 detenuti al 41-Bis. M5s “Non possiamo essere la Caienna d’Italia”

Il governo intende inviare sull'isola 92 detenuti al 41-Bis, tutti nel carcere di Nuoro. Contro l'ipotesi, difesa da FdI, insorgono i pentastellati

Sardegna in rivolta contro l’arrivo di 92 detenuti al 41-Bis. M5s “Non possiamo essere la Caienna d’Italia”

Trasformare la Sardegna nella Alcatraz italiana, convogliando nell’isola gran parte dei detenuti al 41-Bis italiani (92 quelli che potrebbero sbarcare sull’isola)e, in particolare, dedicando a questi tutto il carcere di Nuoro, Badu ‘e Carros. È il progetto allo studio del guardasigilli Carlo Nordio che da settimane sta infuocando il dibattito politico sardo.

FdI “I 41-Bis ci sono sempre stati in Sardegna”

Per i parlamentari di Fdi Salvatore Deidda, Francesco Mura, Barbara Polo, Gianni Lampis e Giovanni Satta, si starebbero “scaricando paure infondate sui cittadini”. “I 41 bis ci sono sempre stati in Sardegna”, ricorda Fdi, sottolineando il “cambio di passo impresso dall’attuale esecutivo”: “La legge (Art. 41-bis, comma 2-quater, O.P.) prevede da sempre che questi detenuti siano collocati in istituti o sezioni speciali dedicate, preferibilmente nelle isole, sotto la sorveglianza di reparti specializzati. Tuttavia, il Governo Meloni ha introdotto chiarimenti e migliorie fondamentali per la sicurezza del territorio”.

“Liquidare come ‘paure infondate’ le preoccupazioni espresse da istituzioni, cittadini e rappresentanti del territorio nuorese è l’ennesima dimostrazione dell’arroganza con cui Fratelli d’Italia affronta temi delicatissimi, senza alcun confronto reale con chi vive quei territori”, replicano i parlamentari 5 Stelle all’ipotesi. “Qui non si sta discutendo l’aspetto normativo del 41-bis, ma della scelta politica di concentrare ulteriormente in Sardegna detenuti sottoposti al regime di massima sicurezza, trasformando un intero territorio nel terminale delle decisioni assunte altrove”.

“Questo non è un dettaglio tecnico, ma una scelta che ha ricadute sociali, economiche e istituzionali” i pentastellati, “Fdi la smetta di fare propaganda e dica chiaramente perché, quando si tratta di infrastrutture, lavoro e opportunità, la Sardegna non è mai una priorità, mentre lo diventa quando si devono collocare 92 detenuti in regime di 41-bis e quando bisogna usare la Sardegna come Regione di sacrificio”.

Il Siulp: “La Sardegna non diventi la Caienna italiana”

E sulla vicenda è intervenuto anche la Segreteria Regionale del Siulp Sardegna, chea ha invitato la segreteria nazionale del sindacato a intervenire nei confronti del ministero dell’Interno. “La Sardegna non può diventare una Caienna perché soffre della sua condizione geografica di insularità. Il Governo riveda la norma e distribuisca i detenuti su tutto il territorio nazionale”, dice il segretario generale regionale Giuseppe Caracciolo.